Un presidio davanti alla prefettura di Firenze per sostenere la figura dell’educatore socio educativo e chiedere al Parlamento un intervento rispetto alla legge di bilancio 2018, che nel solo territorio fiorentino mette a rischio 1500 operatori.
E’ quanto organizzato dai lavoratori insieme alla Fp Cgil di Firenze il 4 giugno, alle 11:30.
“Nel territorio fiorentino – spiega il sindacato in una nota – sono circa 2500 i lavoratori che svolgono le funzioni di educatore, animatore e operatore socio educativo. Dal primo
gennaio 2018 la legge di bilancio, all’articolo 1 commi 596-601, ha riordinato la figura dell’educatore, dando una dignità e un riconoscimento ai lavoratori laureati in scienze
dell’educazione, ma allo stesso tempo obbligando chi svolge quell’attività con altro titolo (1.500 nel territorio fiorentino) a sostenere un corso di 60 crediti universitari,
proposto a costi esosi dalle università, per evitare di perdere il posto di lavoro”.
Per questo motivo la Fp Cgil chiede “al Parlamento di modificare il testo normativo recuperando il Ddl ”Iori” al Senato, che conteneva misure per salvaguardare questi lavoratori”.