E’ quanto assegnato alla Regione Toscana dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca – Feamp – principale strumento finanziario della politica comune della pesca nel periodo 2014/2020 per interventi per la sostenibilità sociale, economica ed ambientale delle attività che interessano i mari e le coste e per migliorare la progettazione locale di aziende e comunità.
Ad oggi la Regione Toscana ha attivato 12 misure, con altrettanti bandi, per finanziare l’ammodernamento delle imprese e delle infrastrutture in ambito portuale, l’avviamento di nuove realtà produttive e la protezione dell’ambiente.
Tra gli interventi, nel rispetto della strategia di lungo termine delineata dalla Commissione europea per la conservazione degli stock ittici e la tutela dell’ambiente, ci sono misure per incentivare i pescatori a creare attività complementari, legate al turismo o alla pesca sportiva, alla ristorazione, ai servizi ambientali e attività pedagogiche correlate alla pesca. Una parte importante di risorse è indirizzata poi all’acquacoltura e alla conservazione della biodiversità. Predisposte anche misure per incentivare la raccolta dei rifiuti in mare.
Altri due bandi – per un totale di 6,9 milioni di euro di risorse – sono stati invece finalizzati allo sviluppo locale partecipativo. A tal scopo selezionati quattro Flag – Fishery Local Action Group ovvero Gruppo di azione locale nel settore pesca e acquacoltura – operativi sul territorio toscano interessato da attività legate a pesca e acquacoltura: il Flag Costa d’Argento con capofila il Comune di Monte Argentario; Costa degli Etruschi, con capofila il Gal Far Maremma; Golfo di Follonica, con capofila il Comune di Follonica; Alto Tirreno Toscano, con capofila il Gal Lunigiana.
Si tratta di partenariati pubblico-privati rappresentativi del tessuto socio-economico locale, il cui scopo è una progettazione integrata per creare opportunità a favore delle comunità delle zone costiere e per la pesca.