La ragazza era seguita dai Servizi Sociali del Comune di Viareggio e nell’ottobre scorso era stata assegnata a questa struttura situata vicino alla scuola da lei frequentata a Massa. La famiglia: vogliamo chiarezza
La famiglia di una giovane di 20 anni deceduta in una struttura di accoglienza, gestita da suore, in provincia di Massa Carrara il 26 marzo scorso, ha presentato una denuncia ai carabinieri di Viareggio (Lucca) per avere chiarimenti sulle cause e le circostanze della morte. La famiglia, di origini bosniache, abita a Viareggio. La ragazza era seguita dai Servizi Sociali del Comune di Viareggio e nell’ottobre scorso era stata assegnata a questa struttura situata vicino alla scuola da lei frequentata a Massa. La ragazza era anche in cura nella stessa cittĂ di Massa.
La madre presentando la denuncia ai carabinieri ha spiegato di non essere d’accordo con la decisione delle assistenti sociali di avviare la figlia a questa struttura e si era raccomandata alle suore di seguirla con attenzione. Ora, la famiglia, assistita dall’avvocato Aldo Lasagna, chiederĂ l’autopsia alla procura apuana.
“La decisione è per fugare delle zone d’ombra che ci sono secondo il racconto dei familiari – dice l’avvocato della famiglia, Lasagna – perchĂ© nella versione ufficiale che gli è stata fornita ci sono delle cose che non convincono. Gli è stata negata giĂ l’autopsia che avevano richiesto nei giorni scorsi, però vogliono che venga effettuata e presenteremo richiesta formale”. Sull’episodio indagano i carabinieri di Carrara intervenuti nella struttura quando è avvenuto il decesso. Nel pomeriggio di oggi al cimitero di Viareggio c’è stata la benedizione della salma.