Mer 25 Dic 2024
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25 aprile a Firenze, Nardella: “Se ci diciamo italiani siamo anche antifascisti”. Giani: “La Liberazione è nel Dna dell’Italia”

La corona di alloro deposta al monumento ai caduti in piazza Unità d’Italia. E poi l’alzabandiera alla presenza delle forze armate, dell’Anpi e dei rappresentanti delle istituzioni. Il 25 aprile a Firenze ha visto la presenza di migliaia di persone. Dopo la cerimonia in centro, il corteo si è spostato in piazza della Signoria. Da lì ha parlato il sindaco Dario Nardella.

“La Resistenza è la nostra identità nazionale. Se ci diciamo italiani ci diciamo anche antifascisti, perché è su questi valori che dobbiamo fondare una memoria comune”. Prosegue Nardella in occasione del 25 aprile. “Ricordiamo il sacrificio di vite umane che ha permesso la Liberazione dal regime nazifascista, la fine della guerra e la nascita di un nuovo Stato democratico. E lo facciamo da Firenze, medaglia d’oro al valor militare, onorificenza riconosciutale già nel 1945 perché ‘Resistendo impavida al prolungato, rabbioso bombardamento germanico, mutilata nelle persone e nelle insigni opere d’arte… donava il sangue dei suoi figli copiosamente perché un libero popolo potesse nuovamente esprimere sé stesso in una libera nazione’. Dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943 circa 800 mila militari italiani vennero catturati e deportati nei lager tedeschi. Di questi, quasi 200 mila riuscirono a fuggire, andando a formare il grosso delle bande partigiane”.

Il sindaco Nardella ha proseguito sottolineando “il carattere trasversale e interclassista della Resistenza che rappresentò uno spaccato della gioventù italiana. I partigiani venivano da tutte le regioni e rappresentavano tutte le classi sociali. Il 25 aprile si è così tramutato in identità nazionale. Un esempio di questo è ‘Bella ciao’, che non è una canzone comunista, ma è la canzone di tutti i resistenti, racconta di un partigiano che non ha etichette, racconta della richiesta di un partigiano di portarti via dalla dittatura, verso una libertà che allora non c’era. Oggi Bella ciao è una canzone che identifica la libertà e la libertà è un valora fondante della democrazia”.

Presente anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “La festa del 25 aprile è fondamentale, è il dna, l’identità dell’Italia. Un’Italia antifascista e per togliere ogni equivoco lo abbiamo messo nello statuto regionale. Non c’è retorica, c’è la costante attualità di ogni giorno. Se guardiamo lo scenario internazionale vediamo che il fascismo, ovvero l’autoritarismo, la dittatura, porta a sconvolgere il mondo. Oggi accade in Sudan, purtroppo continua ad accadere con l’occupazione russa dell’Ucraina. L’antifascismo, e la libertà, la democrazia, l’autodeterminazione, principi fondanti della Costituzione, sono elementi vitali per dare prospettiva di civiltà e sviluppo al Paese”.