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33 Giri Italian Masters, quattro serate con i docu-film di Sky Arte-Musart Festival

Da martedì 18 luglio al Cinema La Compagnia Firenze la rassegna “33 Giri Italian Masters”, quattro serate con i docu-film di Sky Arte – Musart Festival  con ingresso libero.

Da Battiato a Pino Daniele, da Ornella Vanoni a Mia Martini…Storie, aneddoti e curiosità di alcuni tra i dischi più importanti della musica italiana, raccontati da chi ha contribuito a scrivere quelle pagine di musica. Da martedì 18 a venerdì 21 luglio, quattro appuntamenti a tema con quattro docu-film per ogni appuntamento. Ogni serata avrà degli ospiti come Ghigo Renzulli, storico chitarrista dei Litfiba, i compositori Pierfrancesco Nannoni e Carlo Chiarotti e la cantante Donatella Alamprese. Inizio ore 20:15, ingresso libero con prenotazione obbligatoria sul sito https://bit.ly/ItaMas

“Battiato e le leggi del mondo” è il titolo della serata inaugurale. Occasione imperdibile per addentrarci in album iconici come “La voce del padrone” e “L’imboscata” oltre che in “Il sole nella pioggia” di Alice e “Morirò d’amore” di Giuni Russo, in cui il cantautore siciliano ha lasciato più di una traccia. Ospite il compositore Pier Francesco Nannoni.

Mercoledì 19 spazio a “Le voci della musica d’autore”: sul grande schermo della Compagnia “Stato di necessità” di Carmen Consoli, “Duemilatrecento parole” di Ornella Vanoni, “Sud” di Fiorella Mannoia e “Nel mondo, una cosa” di Mia Martini. Ospite la vocalist Donatella Alamprese.

La serata di giovedì 20 luglio è nel ricordo di Renzo Fantini, l’amico-manager che ha contribuito al successo di tanti artisti. Tra questi Francesco Guccini, di cui vedremo il docu su “Radici”, Paolo Conte (“Paris Milonga”), Vinicio Capossela (“Il ballo di San Vito”) e Ivano Fossati (“Lindbergh”). Ospite il compositore Carlo Chiarotti.

A introdurre l’ultima serata Ghigo Renzulli, storica chitarra dei Litfiba. Il titolo è “Naples’ Power” e sotto la lente finiranno album come “Terra mia” e “Nero a metà” di Pino Daniele, “Burattino senza fili” di Edoardo Bennato e l’eponimo “Teresa De Sio”.

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