“Il partito di Renzi paghi i debiti. Dal 2011 ad oggi si potrebbe aver perso per il Comune centinaia di migliaia di euro” denunciano i consiglieri di Sinistra Italiana. Il Pd: li quereliamo
“La festa del Pd a Firenze l’hanno pagata in parte i fiorentini. Dal 2011, fatta eccezione per il 2013, tutte le superfici di occupazione del suolo pubblico alle Cascine sono state agevolate con un abbattimento dell’80%. Illegittimo, tutte le volte che le superfici commerciali fossero risultate superiori a quelle degli spazi politici. Chiunque ci sia passato negli ultimi anni avrĂ notato facilmente che questo equilibrio era a vantaggio delle strutture ad uso commerciale”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, insieme alla Consigliera Donella Verdi e al Consigliere Giacomo Trombi attaccano a poche ore dall’apertura della Leopolda. E incalzano: “Non solo, ma nell’ultima festa i metri quadrati degli stand montati erano di gran lunga superiori a quelli autorizzati dal Comune di Firenze. Alla luce di quanto abbiamo acquisito dagli uffici comunali pare che il montaggio della ruota panoramica sia stato il minor abuso”.
“Per la festa del 2017 abbiamo voluto approfondire e – continua Grassi – quanto abbiamo scoperto ha qualcosa di eclatante. In seguito ad un verbale della Polizia Municipale, che nulla ha a che vedere con la vicenda della ruota panoramica, anche se non lo abbiamo potuto avere in copia, è stato riferito dagli uffici che è in mano alla Procura perchĂ© sono state individuate superfici occupate abusivamente. Superfici sulle quali il Comune potrĂ recuperare diverse decine di migliaia di euro, che diventerebbero ancora molte di piĂą se si estendesse la richiesta anche agli anni precedenti, visto che l’area e gli stand negli anni non sono mai cambiati di molto. E’ previsto infatti, oltre alla sanzione, anche il pagamento raddoppiato del canone eventualmente evaso”.
“Pare che il Pd non abbia detto nulla di fronte alla disattenzione degli uffici nell’effettuare i calcoli e ottenere un trattamento di favore. Salvo la dichiarazione del 2015, mai è stato individuato nel progetto presentato dal Pd al Comune e tanto meno nella autorizzazione comunale la precisa definizione dei metri quadrati commerciali rispetto a quelli dove si svolgevano le attivitĂ politiche. E’ infatti innegabile che le superfici degli stand politici debbano legittimamente utilizzare l’abbattimento del canone Cosap dell’80%. Ma tutte quelle superfici commerciali e di vendita alimentare è chiaro che debbano pagare il canone totale. Dal 2011, dopo che nel 2010 fu pagato il canone totale, la riduzione dell’80% è sempre stata (noi supponiamo illegittimamente) applicata portando un vantaggio improprio al Partito Democratico di quasi 400mila euro a fronte del pagamento di circa solo 98mila euro in sei anni. Crediamo – attaccano dal gruppo dell’opposizione – che sia doveroso appurare l’intera vicenda anche solo dal punto di vista formale. Si tratta di un’agevolazione che ha fatto risparmiare negli anni diverse centinaia di migliaia di euro al Pd; basti pensare che ammontano ad oltre 85.000 mila euro le agevolazioni della sola festa del 2017 a fronte di un pagamento di poco superiore a 21mila euro”.
“Visto che Renzi sarĂ a Firenze nei prossimi giorni per la sua Leopolda abbiamo pensato bene che potrĂ spiegare tutto direttamente lui – conclude Grassi -, visto che alcuni anni riguardano il periodo in cui era sindaco, e lunedì prossimo vedremo in Consiglio cosa avrĂ da dire l’amministrazione comunale alla quale abbiamo presentato una interrogazione con dati e riferimenti”.
Secca la replica del Pd che minaccia querele.
“A tutela dell’ immagine del Partito Democratico daremo mandato ai nostri legali di sporgere querela nei confronti dei consiglieri Trombi, Grassi e Verdi per le false illazioni che hanno divulgato. Raccomandiamo ai consiglieri di Sinistra italiana di fare politica senza improvvisarsi investigatori privati. A volte anche le spy story finiscono in commedia”. Lo comunicano, attraverso una nota congiunta, il Pd cittadino e metropolitano di Firenze. “Restiamo sorpresi dal testo del comunicato dei consiglieri Tommaso Grassi, Donella Verdi e Giacomo Trombi che imputano al nostro Partito responsabilitĂ per danni erariali al Comune di Firenze in merito all’occupazione del suolo pubblico della Festa de l’UnitĂ alle Cascine – spiega il Pd nella nota – Abbiamo solo in questi giorni ricevuto dal Comune di Firenze due verbali che ci contestano uno spazio dibattiti troppo grande, rispetto a quanto dichiarato e la presenza di spazi commerciali prevalenti rispetto a quelli a gestione Pd. Siamo certi si tratti di un equivoco, poichĂ© le aree dove facciamo somministrazione alimentare sono direttamente gestite da volontari e non hanno nulla di commerciale. Ristoranti privati ci sono sempre stati, ma in netta minoranza rispetto a quelli di Campi, Sesto, Mugello, Firenze, Scandicci, Signa e Lastra a Signa portati avanti solo dal Pd. “Chiariremo – si aggiunge nel comunicato – con il Comune e la Polizia municipale ogni questione. Abbiamo sempre pagato in anticipo quanto dovuto e non abbiamo alcun debito, avendo sempre dichiarato con assoluta trasparenza ogni area occupata..Ribadiamo quindi con forza che per gli anni dal 2011 al 2016 il Pd Firenze non ha alcun debito con l’amministrazione comunale. A tutela dell’ immagine del Partito Democratico daremo mandato ai nostri legali di sporgere querela nei confronti dei consiglieri Trombi, Grassi e Verdi per le false illazioni che hanno divulgato. Raccomandiamo ai consiglieri di Sinistra italiana di fare politica senza improvvisarsi investigatori privati. A volte anche le spy story finiscono in commedia”.