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7 sfumature di Verde: Raimondi (AVS) presenta le proposte green per Firenze

Raimondi

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Sette proposte per rendere più sostenibile Firenze, sono quelle presentate oggi da Egidio Raimondi, co portavoce di Europa Verde, Verdi Firenze  e  candidato al consiglio comunale per Alleanza Verdi Sinistra (AVS)

Nelle proposte di Raimondi al primo posto i TEMPORARY CAMPUS: l‘idea è quella di realizzare delle tiny houses HmH (Human micro Houses) per usi abitativi, realizzate dal Comune e posizionate su aree pubbliche adeguate così da permettere a studenti e lavoratori dell’ICT di risolvere il problema degli alloggi a costo accessibile.
Poi l’ARNO BOAT: “La tramvia -dice Raimondi– ci porta fino a Piazzale Vittorio Veneto e da lì un servizio di battellini a guida autonoma e trazione elettrica potrebbe diventare un sistema pratico ed economico per raggiungere la Pescaia di San Niccolò e oltre, fino a Rovezzano, e dall’altro lato arrivare fino ai Renai.
E ancora, il METRO SHARING, con la proposta di allargare il  limite  attuale del del territorio per andare su quello  della città metropolitana
Altra proposta di Raimondi, l’AGOPUNTURA URBANA: “la nostra città -sottolinea il co portavoce dei Verdi-  è ricca di spazi di risulta abbandonati che divengono ricettacolo di sporco, immondizia, escrementi di animali e parassiti o altro tipo di animali. In una parola, degrado che attrae usi illeciti e criminalità. Lo stesso si dica per le piazze minori del centro storico di Firenze. Bisogna attivare collaborazioni con i privati in forma associativa no profit che si occupino della gestione e manutenzione.
E ancora i FOTO PARKING: “i parcheggi fuori dall’area UNESCO -propone Raimondi- devono  essere realizzati con pensiline attrezzate con pannelli fotovoltaici per produrre energia e scongiurare l’effetto isole di calore I parcheggi dentro il centro storico devono per soli residenti, realizzati dal Comune e pensati per essere affittati, venduti o utilizzati a prezzo accessibile”.
Infine le  RIVER FARM (realizzazione di un asse agricolo attrezzato lungo l’Arno (su modello parigino) che connetta i grandi parchi e il cui tessuto connettivo sIa costituito da orti urbani per agricoltura urbana rigenerativa) e i CRAFT HUB, ovvero, conclude Raimondi “i centri di eccellenza delle startup ICT vanno pensati anche nell’ottica dell’artigianato, in maniera da dare adeguati spazi lavorativi ad artigiani, possibilmente integrando il coworking con il cohousing. I luoghi ideali sono edifici del centro, vuoti, da recuperare e rendere ad hoc”
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