Firenze, sarebbero oltre 700.000 i pernottamenti stimati in Toscana per il weekend di fine luglio-inizio agosto, che coincide con il primo esodo verso le localitĂ di vacanza. Lo rende noto Confesercenti Toscana sulla base dei dati elaborati dal Centro studi turistici.
“Si tratta di numeri di pernottamenti importanti per la nostra regione dopo il calo vertiginoso di presenze avuto negli ultimi due anni a causa della pandemia – afferma Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana – Nonostante i rincari che gravano sulle tasche dei toscani e degli italiani” il settore “turistico sta vivendo un’estate in ripresa, grazie anche al turismo estero che continua a premiare la Toscana, facendo registrare un trend positivo non solo nelle localitĂ di mare e nelle cittĂ d’arte, ma anche nelle aree rurali ed in collina”.
“Alcune incertezze e criticitĂ presenti sono legate alla situazione dei voli aerei – prosegue Gronchi – e per avere un dato certo sulla tendenza positiva dovremo aspettare i flussi turistici di settembre per confermare l’effettiva ripresa del settore”.
L’ultima indagine sulla disponibilitĂ di camere nelle principali piattaforme online ha rilevato la saturazione dell’offerta ricettiva disponibile online per l’ultimo weekend di luglio (dal 29 al 31 – 2 notti): in questi giorni “gli spostamenti piĂą consistenti – spiega Coldiretti – si registreranno verso le localitĂ della costa dove i tassi di saturazione hanno raggiunto valori medi del 94%. Ottime aspettative anche per le strutture delle localitĂ collinari e rurali della regione (91%)”.
Aumento delle prenotazioni registrato anche nelle cittĂ /centri d’arte “con l’88% di occupazione media della disponibilitĂ complessiva dei portali. Invece, un minor dinamismo delle prenotazioni è stato rilevato per le localitĂ termali”.
Quanto alle aree interessate, si conferma l’impennata della domanda verso le localitĂ costiere: “96% di saturazione della diponibilitĂ per la Costa della Maremma e 94% per l’Isola d’Elba e la Versilia, 92% per la Costa Apuana. Il Chianti sale al 92% e la Val d’Orcia si ferma al 79%”.