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Critico per un giorno: ‘Il Principe di Ostia Bronx’

Principe

?Firenze, ‘Critico per un giorno’, è un progetto di ‘Cinema la Compagnia‘ e ControradioClub, tramite il quale un gruppo di soci del Club, che si sono registrati all’evento, può assistere gratuitamente alle anteprime di film o di documentari selezionati in programmazione al Cinema La Compagnia, per poi essere intervistati da Gimmy Tranquillo e stilare una recensione che sarà poi pubblicata sui media di Controradio.

Questa volta, in collaborazione con il Florence Queer Festival, i soci del ControradioClub hanno potuto asssistere alla proiezione di ‘Il Principe di Ostia Bronx’, un film rivolto agli spettatori che hanno fallito almeno una volta nella vita.

“Per tutti i calci in culo che mi ha dato la società, mi sono messo su un piedistallo e ho deciso che sono il Principe”.

E il “regno” di Dario Galetti Magnani è la spiaggia nudista di Capocotta, a Ostia, dove da vent’anni, con i suoi mille costumi da bagno e una radio sulla spalla, percorre il bagnasciuga improvvisando monologhi irriverenti e ispirati.

L’amore per il cinema trasuda da ogni angolo della sua dimora, un autentico baluardo kitsch che ospita anche Maury, “La Contessa”, complice della sua genuina follia, con la quale forma la coppia di attori mancati.

Un lavoro sperimentale dai toni folk e kitsch accompagnato da musiche originali che spaziano dal pop, alla disco, all’elettronica.

Un film ultra-low budget prodotto e distribuito da Kiné e premiato al Biografilm Festival di Bologna.

Le recensioni dei nostri Critici per un giorno:

Il principe di Ostia Bronx Ovvero la realtà che supera la fantasia. Se uno scrittore bravo, un regista bravo è uno sceneggiatore bravo si fossero messi d’accordo per fare un film come questo tutto frutto di fantasia non ci sarebbero riusciti così bene. Il principe e la contessa sono personaggi VERI e noi ci sentiamo come se li spiassimo dal buco della serratura nel loro privato, nel loro intimo…in una maniera quasi imbarazzante.
Un film senza effetti speciali, senza colori vividi e con una qualità delle riprese da video amatoriale, ovviamente, ma proprio per questo ci sembra di essere li con loro, a far parte della loro vita.. (Monica)

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