Sono 3.142 i casi di maltrattamenti e abusi approdati nel 2017 al Codice rosa nei pronto soccorso della Toscana: 2.592 sono maltrattamenti, abusi e stalking su adulti (nella stragrande maggioranza donne); 550 sono maltrattamenti e abusi su minori. E dal 2012 sono in tutto 17.363: 14.940 su adulti, 2.423 su minori. Questi i dati sul Codice Rosa resi noti dalla Regione Toscana alla vigilia dell’8 marzo, giornata internazionale della donna.
“Il progetto del Codice rosa, nato nel 2010 a Grosseto e poi progressivamente esteso a tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere, è ormai una realtĂ consolidata – dice l’assessora al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi – L’esperienza toscana ha fatto da apripista, diffondendosi poi in tante altre regioni. Dal 2014 è diventato un protocollo nazionale e sta ora riscuotendo grande attenzione anche in Europa. In ogni pronto soccorso degli ospedali toscani c’è una corsia riservata e un team multidisciplinare che si prende cura delle persone vittime di violenza e abusi. E il Codice Rosa – sottolinea Saccardi – è diventato sempre di piĂą un percorso di tipo sociosanitario: perchĂ© una donna non venga poi abbandonata una volta uscita dal pronto soccorso, abbiamo voluto una forte integrazione tra politiche sanitarie e sociali, per assistere anche sul piano sociale e psicologico le persone vittime di viole nza che si sono presentate al pronto soccorso. La Rete regionale Codice Rosa collega e coordina tutte le forze che all’interno del servizio sanitario toscano lavorano per offrire alle vittime di violenza e abusi un aiuto pronto e tempestivo, articolato e complesso”.
Codice rosa, i dati dal 2012 al 2017
Nel 2012 erano soltanto cinque le Asl coinvolte (2, 4, 8, 9, 12) e i casi sono stati in totale 1.455 (1.314 adulti, 141 minori).
Nel 2013 si sono aggiunte le Asl 5, 6, 11 e le Aou Careggi e Meyer): 2.998 casi (2.646 adulti e 352 minori).
Nel 2014 con l’aggiunta delle Asl 1, 3, 7, 10 e le Aou Senese e Pisana, la copertura del terriotrio toscano era completa: 3.268 casi (2.827 adulti e 441 minori).
Nel 2015 : 3.049 casi (2.623 adulti e 426 minori).
Nel 2016: 3.451 casi (2.938 adulti e 513 minori).
Nel 2017: 3.142 casi (2.592 adulti e 550 minori).
In totale, dunque, dal 2012 al 2017, 17.363 casi, di cui 14.940 su adulti e 2.423 su minori.
Guarda in Documenti (in fondo al comunicato) gli accessi al Codice rosa del 2016 e del 2017 suddivisi per tipo di violenza subita, fasce d’etĂ , sesso e cittadinanza per azienda sanitaria.
Cos’è il Codice rosa
Il Codice Rosa è un percorso speciale in Pronto occorso per chi subisce violenza. E’ riservato in particolare alle donne vittime di violenza di genere (Percorso Donna), e ad altre vittime di violenza sottoposte a discriminazione, sempre con un approccio gender sensitive. La Rete regionale Codice rosa opera in collaborazione con la rete territoriale dei Servizi socio-sanitari, con enti e Istituzioni e in particolare per il Percorso Donna con la Rete dei Centri antiviolenza, in linea con le direttive nazionali e internazionali.
La rete regionale Codice Rosa, evoluzione di un progetto avviato già nel 2010 (nella Asl di Grosseto), è il risultato dei nuovi assetti organizzativi studiati e messi in campo dal Sistema sanitario regionale per offrire una risposta tempestiva e qualificata a un fenomeno ancora così diffuso.
Il progetto
Il Codice Rosa nasce nel 2010 nella Asl 9 di Grosseto come progetto pilota, con la finalitĂ di assicurare un piĂą efficace coordinamento tra le diverse istituzioni e competenze per dare una risposta efficace giĂ dall’arrivo della vittima di violenza in Pronto soccorso.
Nel 2011, con la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra la Regione Toscana e la Procura Generale della Repubblica di Firenze, diventa progetto regionale. Il Progetto regionale Codice Rosa prevede percorsi gender sensitive di accoglienza, cura e tutela delle persone vittime di violenze e abusi.
Nel gennaio 2014 si completa la diffusione a livello regionale con l’estensione della sperimentazione a tutte le Aziende sanitarie toscane.