8 MARZO – Da Ida Balò, una delle ultime superstiti dell’eccidio nazista di Civitella Val di Chiana a Fosca Giannotti, professoressa della Scuola Normale di Pisa, una delle massime esperte di intelligenza artificiale, ideale collegamento tra passato e futuro. E, ancora, Daniela Fatarella, Gina Giani, Nadia Giannattasio, Marialina Marcucci, Anna Maria Michelon Palchetti, Pinuccia Musumeci e Chiara Francini. Queste le nove premiate oggi a Firenze, a Palazzo Bastogi, durante l’evento ‘La forza delle donne.
Storie di protagonismo femminile in Toscana’, promosso per l’8 marzo da Consiglio regionale e commissione pari opportunità, con la presidente Francesca Basanieri, in collaborazione con La Toscana delle donne.
“Abbiamo voluto istituire questo momento che è un modo per raccontare il valore delle donne nella crescita della nostra regione – ha detto il presidente del Consiglio Antonio Mazzeo -. Le donne sono fondamentali perché questa regione possa correre più veloce, perché sia sempre più terra inclusiva, terra di diritti, terra di opportunità. Una terra che ambisce a guardare il futuro partendo dalla propria storia e dalle proprie identità”.
Nel suo intervento la capo di gabinetto della Toscana Cristina Manetti ha parlato di una regione che dimostra “quotidianamente di essere attenta a quelli che sono i diritti delle donne”. E a proposito di diritti ha ricordato che la strada per la parità è “ancora lunga”, invitando a non dimenticare “lo sforzo di chi è venuto prima di noi” e quello che dovrà essere fatto “da chi verrà dopo”. “Dobbiamo sempre ricordarlo perché, anche se sono diritti conquistati, sono sempre a rischio, ce lo insegna la storia. Quindi come li abbiamo conquistati, li dobbiamo accudire”.
Per il presidente della Regione Eugenio Giani, “l’8 marzo è diventato il momento in cui, oltre a rivendicare i diritti, si afferma il ruolo e l’importanza della donna. Le persone oggi premiate rappresentano una Toscana che mette al centro la donna. Personalità ed eccellenze che riescono nel mondo del lavoro, della cultura, del sociale, della sanità, in tutto ciò che riguarda la vita della comunità, a esprimere il proprio talento, la propria autorevolezza, la propria competenza”.
