Logli è accusato dell”omicidio e della distruzione del cadavere della moglie Roberta Ragusa, scomparsa nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 dal sua casa di Gello, nel comune di San Giuliano Terme e mai più ritrovata.
La corte d”assise d”appello di Firenze che questo pomeriggio ha confermato la sentenza a 20 anni di reclusione per Antonio Logli per l”omicidio della moglie Roberta Ragusa ha anche confermato per l”uomo l”obbligo di residenza nel comune di San Giuliano Terme (Pisa) e il divieto di allontanarsi dalla provincia di Pisa dalle 21 alle 6.
La pubblica accusa aveva chiesto alla corte invece che, in caso di condanna, fosse disposta la misura di custodia cautelare.
Nessuna parola di commento sulla sentenza, all”uscita del palazzo di giustizia di
Firenze , da parte di Antonio Logli. “Ricorreremo in Cassazione” ha annunciato invece uno dei suoi legali, Roberto Cavani, spiegando che comunque si dovranno leggere prima le motivazioni.
Il processo d”appello si è svolto in camera di consiglio avendo Logli scelto il rito abbreviato. Presenti in aula hanno riferito che l”uomo non avrebbe manifestato alcuna reazione al momento della lettura della sentenza. In aula c”era anche uno dei figli, Daniele, diventato da poco maggiorenne, che prima dell”inizio del processo d”appello aveva presentato una memoria ai giudici chiedendo l”assoluzione del padre.
Siamo soddisfatti è la sentenza che ci aspettavamo. Il tempo che ha impiegato la corte per decidere è servito ai giudici per sviscerare bene la questione” ha commentato
l”avvocato Enrico Maria Gallinaro, difensore di parte civile.