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97 milioni dalla Regione per il trasporto di emergenza urgenza

lavoro

Firenze, assegnati 97 milioni di euro per le attività di trasporto di emergenza urgenza alle associazioni di volontariato e ai comitati regionali della Croce Rossa italiana in seguito a una recente delibera, approvata dalla Giunta su proposta dell’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi.

97 milioni sono “risorse importanti che abbiamo aumentato di quattro milioni di euro nel 2019, portando il finanziamento da 93 a 97 milioni di euro complessivi, cifra, quest’ultima, che confermiamo anche per il 2020 – dichiara Saccardi -. La Regione Toscana è da anni impegnata nel garantire un servizio che sia sempre più efficiente soprattutto nell’ambito di quelle patologie per le quali la tempestività dei soccorsi fa la differenza. Negli anni abbiamo potenziato, infatti, la rete del 118, implementando per esempio il servizio assicurato dalle ambulanze di primo soccorso e investendo nell’acquisto di strumentazione innovativa per rafforzare il sistema di emergenza sanitaria territoriale. Un sistema – prosegue Saccardi – che è il primo anello della catena dei soccorsi e, quindi, un elemento essenziale nel percorso diagnostico-terapeutico, soprattutto per quanto riguarda le reti tempo-dipendenti”.

I 97 milioni di euro complessivi deliberati includono anche le risorse destinate agli organismi rappresentativi delle associazioni di volontariato e al comitato regionale della Cri in caso di delega per lo svolgimento delle attività di supporto tecnico, raccordo, coordinamento e tenuta del sistema di emergenza urgenza.

L’erogazione dei finanziamenti è affidata alle Asl, cui spetta la programmazione delle attività di trasporto di emergenza urgenza e la nomina di un apposito responsabile aziendale, che ha il compito di monitorare trimestralmente il budget assegnato alle associazioni, verificando costantemente l’andamento della spesa. La delibera disciplina, inoltre, gli indirizzi e gli obiettivi, che devono essere rispettati dai soggetti beneficiari per il mantenimento e il consolidamento dei servizi garantiti fino a oggi, prevedendo anche il rafforzamento del servizio nei confronti dei pazienti in fase di post-acuzie e interventi sempre più appropriati.

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