E’ morta questo pomeriggio a Fiesole Wanda Ferragamo, aveva 97 anni, vedova dal 1960 di Salvatore Ferragamo e presidente onorario della Salvatore Ferragamo S.p.A.
Wanda Ferragamo era nata nel 1921 a Bonito in provincia di Avellino ha sempre avuto un ruolo chiave nella famiglia oltre che nell’impresa cercando di garantire uguali diritti a maschi e femmine. Determinante il suo ruolo anche nel 2006 quando scelse Michele Norsa come direttore generale e amministratore delegato per la quotazione a piazza Affari nel 2011 della Ferragamo, come nella decisione di non rendere automatico l’accesso in azienda alle nuove generazioni.
Salvatore, colui che trasformò una semplice calzatura in una sorta di piccolo capolavoro, dando il via alla maison celebre in tutto il mondo e simbolo di lusso e di eleganza. Attualmente presidente onorario della Salvatore Ferragamo SpA, la decana della famiglia si è spenta intorno alle 15 nella sua casa di Fiesole, contornata dai figli, dai nipoti e dai parenti più cari.
“Con immenso dolore, insieme ai nostri figli e alla famiglia tutta vogliamo comunicarvi la scomparsa di nostra madre Wanda Miletti Ferragamo e condividere con voi il ricordo della sua straordinaria persona. I suoi preziosi insegnamenti e la sua memoria saranno per tutti noi un esempio di rettitudine e di grande passione per la vita”. Con queste parole Giovanna, Ferruccio, Leonardo e Massimo Ferragamo hanno comunicato a tutti i dipendenti Italia e mondo l’improvvisa scomparsa di Wanda Ferragamo.
“Non dimenticheremo mai la tenacia, la passione e la visione di una donna unica come Wanda – dice il sindaco Nardella – Ha portato la bellezza e la creatività da Firenze in tutto il mondo. Il mio abbraccio alla sua splendida famiglia”.
“Con dolore ho appreso della morte di Wanda Ferragamo Miletti. Rivolgo innanzitutto alla famiglia, agli amici e a tutte le persone che hanno collaborato con lei nel corso degli anni, le mie profonde e sincere condoglianze. Con la sua scomparsa perdiamo una donna che, con tenacia e passione, ha contribuito a tenere in alto il nome della Toscana e dell’Italia in tutto il mondo”. Con queste parole il presidente della Regione Enrico Rossi ha espresso, in un telegramma alla famiglia,