Lun 23 Dic 2024
Controradio Streaming
ToscanaCronacaNardella, migranti: "Non è solo una questione di sicurezza"

Nardella, migranti: “Non è solo una questione di sicurezza”

È intervenuto oggi il sindaco di Firenze alla festa per i 164 anni dall’istituzione della polizia municipale fiorentina, affrontando il tema del decreto legge sicurezza e toccando argomenti quali sgomberi e migranti

Il Dl sicurezza “parla molto del tema dell’immigrazione” ma “il tema dell’immigrazione non è una esclusiva questione di sicurezza, implica molti altri elementi che riguardano l’economia, la socialità, aspetti culturali e aspetti di vita quotidiana”. Lo ha detto Dario Nardella, sindaco di Firenze, intervenendo alla festa per i 164 anni dall’istituzione della polizia municipale fiorentina.

“Nel recente provvedimento di legge di conversione del decreto legge sicurezza – ha aggiunto Nardella – si attribuiscono ai sindaci nuovi compiti e nuove competenze, dunque anche direttamente all’amministrazione, alla polizia municipale. Tuttavia voglio osservare come occorra stare attenti all’idea di attribuire ai primi cittadini molte responsabilità che sconfinano perfino nel campo della pubblica sicurezza, della repressione in generale, senza dare a questi primi cittadini gli strumenti”. Per il sindaco inoltre l’elemento di “leale cooperazione” fra livelli istituzionali, nel decreto non è “così centrale come ritengo debba essere”.

In tema di sgomberi “vi è la strada per seguire il principio di legalità senza venir meno a quegli elementari elementi di solidarietà umana e sociale”. La collaborazione con le forze dell’ordine e le autorità giudiziarie, ha osservato il sindaco, “ci ha consentito ad esempio di portare in fondo negli ultimi quattro anni e mezzo 45 sgomberi senza che mai si dovesse ricorrere alla violenza o alla forza, senza che fossero lasciati per la strada soggetti deboli, fragili, donne e bambini”.

Dunque, ha concluso Nardella, “mi auguro che questa strada non venga mai sacrificata sull’altare di un approccio ideologico e fazioso, politico, e credo che il contributo della nostra esperienza di città di Firenze possa essere utile anche a chi, a differenza nostra, ha il compito di approvare leggi e predisporre strumenti di programmazione”.