Ok del Consiglio comunale alle modifiche sul regolamento Unesco a Firenze: stop ai ‘bagarini’, risciò consentiti solo in alcune zone e nuova stretta contro i ‘furbetti’ del trasferimento
Stop ai ‘bagarini’ davanti ai musei, risciò consentiti solo in alcune zone del centro e nuova stretta contro i ‘furbetti’ del trasferimento e dell’ampliamento delle attività alimentari in area Unesco. Ma anche un emendamento che introduce limiti alla circolazione dei cosiddetti ‘bussoni’ turistici nelle aree di particolare sensibilità del centro storico. Sono le principali modifiche al regolamento Unesco per la tutela del centro storico che hanno avuto oggi il via libera del Consiglio comunale, dopo l’ok della giunta del 17 ottobre scorso, su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico e turismo Cecilia Del Re.
“Queste modifiche consentiranno di migliorare ulteriormente uno strumento di tutela già molto efficace – ha detto l’assessore Del Re – per alleggerire la pressione sul centro storico e favorire lo sviluppo degli altri quartieri della città. I trasferimenti di attività in centro storico rimarranno ovviamente consentiti, ma nei locali lasciati liberi da queste attività non potranno più aprire ristoranti, bar o altre attività che prevedano la vendita di cibo. Oggi introduciamo anche una novità sui cosiddetti ‘bussoni’ turistici che non potranno più passare dalle zone del centro Unesco di particolare sensibilità: l’obiettivo – ha proseguito l’assessore Del Re – è sempre quello di contribuire a delocalizzare i flussi turistici e promuovere altre aree della città. Le aree vietate saranno decise con un successivo provvedimento della giunta”.
Dall’entrata in vigore del regolamento per la tutela del centro storico Unesco si sono registrate 55 nuove aperture di attività artigianali nei settori dell’arredo, moda, edilizia, manifatturiero, servizi, benessere e artistico. Nei primi sei mesi del 2018, fuori dall’area Unesco hanno aperto 39 nuovi esercizi tra bar e ristoranti a fronte delle 45 nuove aperture registratesi in tutto il 2017.
Per quanto riguarda i cosiddetti ‘bagarini’, viene inserita nel regolamento una norma che vieta (in aggiunta alla vendita, già vietata), anche la mera offerta di pacchetti turistici su suolo pubblico. “La vendita di pacchetti turistici su suolo pubblico è già vietata non solo dalla legge regionale sul turismo ma anche dal nostro regolamento di polizia urbana – ha spiegato l’assessore Del Re – : il divieto veniva però aggirato dalle agenzie di viaggio che concludevano la transazione in locali affittati nei pressi dei grandi musei. Per questo, siamo intervenuti vietando anche la mera offerta dei pacchetti”.
Viene prevista invece la possibilità di stipulare convenzioni tra l’Amministrazione comunale e i musei per permettere che personale del museo (dipendente o tramite appalto a terzi) possa su suolo pubblico e in un’area circoscritta, informare e indirizzare il turista: rimane comunque vietata la vendita. “Una funzione di informazione turistica – ha spiegato l’assessore – fatta da personale abilitato che potrà quindi aiutare non solo a gestire la coda ma anche a orientare su prezzi, orari e modalità. Questo sarà utile al turista, ma potrà rappresentare anche un’occasione di lavoro per agenzie di viaggio e accompagnatori turistici, sempre tramite accordi con il Comune”.
Infine, viene introdotta una regolamentazione per i cosiddetti ‘risciò’, in modo da consentire ai mezzi con più di due ruote utilizzati a fini turistici di entrare e circolare solo in alcune zone dell’area Unesco, che saranno individuate dall’Amministrazione comunale con la Sovrintendenza per contribuire a delocalizzare i flussi turistici e promuovere altre aree della città attraverso percorsi espressamente autorizzati.