Il giurista Santoro, “le disposizioni di quei sindaci che hanno dato indicazioni alle anagrafi dei propri Comuni di continuare a procedere all’iscrizione dei richiedenti asilo, appaiono non solo legittime ma assolutamente doverose
Il decreto Salvini “abolisce non il diritto all’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo, ma semplicemente la procedura semplificata per tale iscrizione”. E’ quanto sostiene Emilio Santoro, ordinario di filosofia del diritto e di diritto degli stranieri all’Università di Firenze e presidente del comitato scientifico del Centro di documentazione ‘l’Altro Diritto’ in un parere tecnico che verrà inviato ad Anci Toscana. Secondo Santoro, “le disposizioni di quei sindaci che hanno dato indicazioni alle anagrafi dei propri Comuni di continuare a procedere all’iscrizione dei richiedenti asilo, appaiono non solo legittime ma assolutamente doverose.
Secondo la legge anagrafica, il sindaco ha l’obbligo di procedere alle iscrizioni anagrafiche secondo le modalità previste dalla legge e dal regolamento anagrafico. Eventualmente non lo facesse, i richiedenti asilo potrebbero rivolgersi al giudice per chiedere di ordinare all’anagrafe del Comune in cui sono accolti di provvedere all’iscrizione, e il sindaco potrebbe essere chiamato a rispondere dei danni procurati dalla ritardata iscrizione”.