Il rinnovo dei vertici, si legge in una nota rilasciata dal municipio, “avrebbe dovuto essere presa successivamente alle elezioni amministrative” in programma a maggio.
L’accordo tra Firenze e Prato che lancia l’assessore al Bilancio di Palazzo Vecchio, Lorenzo Perra, verso la presidenza di Publiacqua, non e’ piaciuto al Comune di Pistoia, che dentro la partecipata ha il 3,95% del pacchetto di quote pubbliche (contro il 46,5% espresso in totale dalle due citta’).Nel corso del comitato di patto dei soci pubblici, l’assessore ai Lavori pubblici Alessio Bartolomei, delegato dal sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, ha espresso una serie di perplessita’ contestando sia la modalita’ usata sia i tempi della nomina. Il rinnovo dei vertici, si legge in una nota rilasciata dal municipio, “avrebbe dovuto essere presasuccessivamente alle elezioni amministrative” in programma a maggio.
Sui metodi, si spiega nel comunicato, “sul nome di Perra non vi e’ stato da parte dei proponenti alcun coinvolgimento del Comune di Pistoia, che ha ribadito quanto la mancanza di confronto sia una premessa incompatibile con il complesso percorso da affrontare nei prossimi anni sul fronte della gestione del servizio”. I mal di pancia di Pistoia, spiega
Bartolomei, “non sono passati. Niente da dire su Perra come persona, a cui riconosciamo certamente un’indiscussa esperienza ma secondo il Comune di Pistoia sull’indicazione di Firenze e di Prato persistono due elementi di estrema debolezza”. Il primo, sottolinea, “e’ il ruolo di presidente della conferenza territoriale dell’autorita’ idrica toscana 3, ricoperto da Perra. Per noi i piani di controllore, Ait, e controllato, Publiacqua, devono rimanere ben distinti”. Il secondo “e’ il ruolo che Perra ha nel Comune di Firenze come assessore, e che in base alla legge Severino non gli consentira’ di avere deleghe operative”.
Le piu’ grandi criticita’, conclude, “restano comunque quella del metodo usato e dell’indicazione del presidente prima delle elezioni comunali che ci saranno a breve anche a Prato e Firenze”.