Se così verrĂ deciso, il 15enne affronterebbe dunque un’udienza a porte chiuse, in camera di consiglio, davanti al giudice per le indagini preliminari.
La difesa della 35enne indagata a Prato per atti sessuali su 15enne, dal quale secondo l’esame del Dna avrebbe anche avuto un figlio, chiederĂ alla procura che il minorenne venga sentito in audizione protetta con modalitĂ di incidente probatorio. Lo spiega l’avvocato Mattia Alfano: “Domani chiederò al procuratore Nicolosi che il ragazzo venga sentito in udienza protetta a porte chiuse secondo la normale procedura quando c’è un minore coinvolto in una vicenda”. Se così verrĂ deciso, il 15enne affronterebbe dunque un’udienza a porte chiuse, in camera di consiglio, davanti al giudice per le indagini preliminari. In questo tipo di audizioni le prove vengono assunte come nel dibattimento e avranno pieno valore processuale.
Intanto i sostituti procuratori di Prato Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli, titolari dell’inchiesta  sono al lavoro con la squadra mobile per acquisire nuovi elementi di indagine sentendo persone informate sui fatti vicine alla stessa 35enne.
Le nuove testimonianze potrebbero ampliare la conoscenza dei fatti oltre alla denuncia dei genitori del ragazzo, alle dichiarazioni fatte nell’interrogatorio di ieri dall’insegnante di inglese, ai contenuti di sms e chat trovati nei cellulari, ai primi riscontri emersi col test del Dna