Numero reati da area metropolitana ma carenza risorse personale.
“L’area della stazione di Pisa è molto pericolosa, assai di piĂą di altre realtĂ simili in Toscana”. Lo ha detto il procuratore pisano, Alessandro Crini, descrivendo ai giornalisti l’emergenza sicurezza che la cittĂ vive “ormai da diversi anni, perchĂ© io sono qui dal 2015, ho verificato i numeri degli anni precedenti, e da allora tutto è rimasto praticamente uguale”.
Il magistrato ha descritto l’area in prossimitĂ della stazione ferroviaria, da anni fortemente degradata per la presenza di numerosi pusher e caratterizzata da episodi diffusi di microcriminalitĂ : “Basta arrivare in treno a Pisa – ha spiegato – per capire che la nostra realtà è molto piĂą impegnativa di altre e che le risorse che abbiamo a disposizione non sono sufficienti a far sentire i cittadini piĂą sicuri”. Crini ha anche spiegato a Pisa vengano fatti “mediamente oltre 700 arresti l’anno, circa due al giorno, con numeri da realtĂ metropolitana gestiti da un ufficio che non ha risorse di personale sufficienti”.
“Facciamo ogni anno – ha aggiunto – i due terzi del numero di arresti che fa Firenze, piĂą del doppio o il triplo di quelli di realtĂ come Livorno, Siena o Arezzo. I numeri parlano da soli e invece nel giro di poche settimane dovremo gestire questa continua emergenza con due pubblici ministeri che non possono contare su un assistente giudiziario perchĂ© in questo ufficio manca il personale adeguatamente formato a questo incarico e altro è costretto a svolgere mansioni addirittura superiori”. La maggior parte dei reati, conclude Crini, “sono quelli connessi agli stupefacenti e insistono per lo piĂą sull’area cittadina”.