I due sono ritenuti responsabili di cinque rapine nella zona della stazione, messe a segno tra settembre e dicembre scorsi, minacciando le vittime con un taglierino per impossessarsi complessivamente di poco più di 200 euro.
Con questa accusa sono stati arrestati un 31enne di origine marocchina e di una 27enne italiana, entrambi disoccupati e di fatto senza fissa dimora, già conosciuti dalle forze dell’ordine di Prato. I due sono stati individuati dai carabinieri dopo le denunce delle vittime a partire dalle due presentate da un 41enne, impiegato, che ha raccontato di essere stato rapinato il 4 settembre e il 4 novembre: 130 gli euro che gli erano stati portati via complessivamente. Le altre rapine risalgono due al 27 novembre, vittima un 30enne cittadino del Gambia, richiedente asilo, a cui erano stati rapinati 50 euro, e un operaio, a cui erano stati presi 15 euro e una quinta ai danni di un geometra il 3 dicembre: 20 euro il bottino.
Se sono 5 i colpi contestati i carabinieri ritengono però che la coppia possa aver agito quotidianamente, mettendo a segno almeno una rapina al giorno negli ultimi mesi. Proprio per raccogliere altre eventuali denunce oltre agli episodi accertatati, i carabinieri hanno diffuso le loro foto segnaletiche.
La donna, hanno piegato i militari, avvicinava le vittime chiedendo soldi e quando queste tiravano fuori il portafogli irrompeva il complice che, sotto la minaccia del taglierino, si faceva consegnare il denaro.