Lun 23 Dic 2024
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Cultura & SpettacoloBiblioteca Nazionale di Firenze riduce servizi

Biblioteca Nazionale di Firenze riduce servizi

“Il 20 marzo 2019 la direzione della Biblioteca Nazionale di Firenze ha comunicato che per tutto il mese di aprile sarà ridotta ‘la distribuzione di tutti i materiali a stampa (monografie antiche e moderne, e riviste)’. La notizia si legge sul sito della biblioteca.

Motivo ‘la costante riduzione del personale in servizio’ fa sì che i ‘servizi di supporto alla distribuzione dei documenti’ sia ormai affidata all’esterno; le gare di affidamento vogliono i loro tempi, quindi ‘nelle more dell’aggiudicazione’ i servizi si riducono. E’ quanto riportato in una nota dell’associazione dei lettori della Biblioteca nazionale centrale di Firenze.
L’associazione dei lettori “deplora questa situazione e, ancora una volta, sottolinea come il più grave problema della principale biblioteca italiana sia la carenza di personale”.
“L’ultima volta che abbiamo sollevato la questione risale al luglio dello scorso anno, quando promuovemmo un appello al ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli, sottoscritto da oltre 90 personalità del mondo della cultura, dove sottolineavamo come la biblioteca debba ricorrere a esternalizzazioni e volontariato per potere espletare le proprie funzioni basilari.
A oggi, l’apertura di alcune sale è possibile unicamente grazie al volontariato prestato da bibliotecari in pensione. I dipendenti in servizio in biblioteca sono 127, a fronte di un organico che ne prevede 175, mentre si profilano ulteriori, imminenti pensionamenti. Dei concorsi annunciati non abbiamo alcuna notizia.
Le soluzioni di emergenza – in attesa dei concorsi – prospettate l’estate scorsa non hanno avuto corso”.
“Mesi fa, avevamo apprezzato la chiarezza con la quale il ministro Bonisoli si era espresso riguardo alla necessità e all’urgenza di un piano di assunzioni da parte del ministero dei Beni culturali.
A chiarezza non ha fatto riscontro speditezza – conclude l’associazione lettori -. Ci troviamo oggi costretti a intervenire nuovamente, denunciando la mancanza di una politica e di misure sollecite per il buon funzionamento della Biblioteca nazionale centrale di Firenze”.