“Island of the Hungry Ghosts”. In anteprima nazionale a Firenze il documentario di Gabrielle Brady vincitore al Tribeca Film Festival 2018 sviluppato grazie al programma Feature Expanded de Lo Schermo dell’Arte Film Festival. Dall’11 al 17 aprile, cinema La Compagnia
Sarà presentato in anteprima nazionale al cinema La Compagnia di Firenze, giovedì 11 aprile (ore 21.00) – dove rimarrà in programmazione fino a mercoledì 17 aprile – il documentario Island of the Hungry Ghosts, di Gabrielle Brady, vincitore come Miglior Documentario in 7 festival internazionali, tra cui il Tribeca Film Festival 2018 e come Miglior Film al Mumbai International Film Festival.
Tra gli altri riconoscimenti vinti da Island of the Hungry Ghosts, ci sono 5 premi all’Australian Independent film awards: best movie, best director (Gabrielle Brady),best editor (Katharina Fiedler), best sound design (Leo Dolgan) e best cinematography (Michael Latham). Il documentario è stato realizzato grazie al programma de Lo Schermo dell’Arte Film Festival, Featrure Expanded 2015, diretto da Leonardo Bigazzi e Sarah Perks. Si tratta di un programma di formazione, ideato per sostenere artisti visivi che desiderano realizzare il loro primo lungometraggio. Un progetto innovativo che ogni anno sostiene giovani talenti che lavorano nel campo delle moving images, andando ad innovare, con un approccio sperimentale, i linguaggi dell’audiovisivo.
Il film racconta una realtà lontana e sconosciuta, quella di Christmas Island, in Australia, nel bel mezzo dell’Oceano Indiano, nota per la ricchezze naturalistiche e per i suoi granchi rossi che popolano a migliaia le spiagge ogni anno, quando migrano dalla giungla fino al mare, ma nella quale vivono in stato di prigionia migliaia di migranti, provenienti dal Medio Oriente e dai paesi africani: persone che si erano messe in viaggio per trovare una vita migliore, ma che qui sono diventati detenuti a tempo indeterminato. In mezzo a questo scenario, un raggio di umanità: Poh Lin, una delle poche residenti dell’isola, cerca di dare ai prigionieri un sostegno psicologico, pur rimanendo una testimone impotente di storie di estrema sofferenza, di persone sottomesse alla prigionia e separate dai propri cari.
Il film è presentato a Firenze da Lo Schermo dell’Arte Film Festival.