Il fatto è stato denunciato da Opi Firenze-Pistoia, l’Ordine delle professioni infermieristiche delle due province, dopo la segnalazione di una neo laureata appena iscritta, residente nella provincia di Firenze.
La donna ha raccontato come si sono svolti i fatti: “Dopo essermi candidata e aver superato positivamente il colloquio mi sono recata, come indicato, in una cooperativa che lavora per una Rsa toscana per la conclusione delle pratiche burocratiche di assunzione. In quell’occasione, per correttezza, ho presentato un certificato del medico specialista che certificava la mia idoneità al lavoro anche notturno, nonostante la mia patologia”. “La malattia – prosegue la donna – non ha mai inciso sulla mia professionalità tanto che, in questi anni, ho sempre svolto regolarmente e con profitto i tirocini previsti nell’ambito del corso di laurea, in varie strutture ospedaliere. Eppure – aggiunge l’infermiera – dopo aver manifestato la mia patologia, mi sono vista negare il posto di lavoro e sollevare dubbi sulla possibilità di esercitare la professione di infermiera”.
Il presidente di Opi Firenze-Pistoia, Danilo Massai ha giudicato il fatto “un gesto altamente offensivo e discriminatorio sul quale abbiamo subito avviato accertamenti. Vogliamo intanto manifestare la nostra solidarietà e vicinanza alla collega; faremo tutto quanto le normative ci consentono per fare sì che i suoi diritti siano rispettati” ha aggiunto in conclusione Danilo Massai.