Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCastello di Sammezzano candidato al “7 Most Endangered 2020”

Castello di Sammezzano candidato al “7 Most Endangered 2020”

Il Castello di Sammezzano di Reggello, il più importante esempio di architettura eclettica della nostra nazione e da molti considerato il castello più bello d’Italia, è stato nuovamente candidato al ‘7 Most Endangered’, il programma comunitario promosso da Europa Nostra che ha l’obiettivo di individuare i luoghi in pericolo presenti sul territorio europeo e mobilitare soggetti pubblici e privati affinché ne venga assicurato il recupero.

La candidatura di Sammezzano al ‘7 Most Endangered’, il cui esito si saprà nella primavera del 2020, è avvenuta nell’ambito di “Save Sammezzano”, campagna di sensibilizzazione internazionale per ottenere tutela, valorizzazione e fruibilità pubblica del castello e, spiega una nota, ha ottenuto il supporto ufficiale del ministero dei Beni culturali, della Regione Toscana e del Comune di Reggello, del Comitato FPXA e della Kairos Srl, creditore procedente della procedura fallimentare avente per oggetto Sammezzano.

Malgrado negli ultimi anni sia divenuto uno dei monumenti più amati e discussi – ha vinto l’8/o censimento ‘I Luoghi del Cuore’ del Fai ed è stato l’unico sito culturale italiano giunto nella fase finale della precedente edizione del ‘7 Most Endangered’ – il Castello di Sammezzano è tuttora chiuso e in stato di semiabbandono da quasi un trentennio, con un conseguente aggravio della sua già drammatica situazione strutturale.

Il comunicato, rilasciato da “Save Sammezzano”, recita così: “Dopo l’affidamento a Kairos Srl su decisione del tribunale di Firenze, poi annullato dal tribunale di Arezzo in seguito al fallimento della proprietà italo-inglese avvenuto a dicembre 2017, nessun acquirente si è presentato alle successive aste indette per la sua vendita. La partecipazione al ‘7 Most Endangered Programme 2020’, oltre ad esortare le autorità italiane a identificare quanto prima una proprietà definitiva che possa finalmente risanarlo e renderlo fruibile, potrebbe attirare l’interesse di potenziali investitori disposti a collaborare ad un futuro progetto di recupero”.