“La cultura non va in vacanza, nemmeno il 15 di agosto”. Con questo slogan il museo di Piazza Santa Maria Novella annuncia l’apertura straordinaria nella giornata di domani. La struttura sarà accessbile dalle 11 alle 14, così da “venire incontro ai fiorentini e ai turisti in visita alla città del giglio, che a Ferragosto non vogliono rinunciare all’arte”.
Il Museo Novecento, si legge da un comunicato, darà accesso ai visitatori “a tutto il percorso museale, comprensivo della collezione permanente Alberto Della Ragione e delle mostre temporanee. Le temporanee spaziano da Nel Novecento. Da Modigliani a Schiele da De Chirico a Licini (fino al 17 ottobre), curata da Saretto Cincinelli e Stefano Marson che vede protagonista un gruppo di 42 disegni di artisti italiani e stranieri del XX secolo, di proprietà della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma fino a Solo. Gino Severini (fino al 10 ottobre) a cura di Lino Mannocci e Sergio Risaliti, monografica che si concentra sulla produzione dell’artista toscano risalente agli anni Venti e Trenta.
Spazio anche per il progetto Paradigma. Il Tavolo dell’architetto a cura di Laura Andreini, dedicato al mondo dell’architettura, che (fino al 10 ottobre) vede protagonista l’architetto Adolfo Natalini e la miriade di disegni e schizzi che lo hanno accompagnato nel corso della sua lunga e prolifica carriera. Lo spazio Room è invece dedicato alla prima mostra personale in un museo italiano dell’artista cilena Sandra Vásquez de la Horra (fino al 17 ottobre), intitolato Aguas profundas e curato da Rubina Romanelli.
E ancora la mostra orizzontale del progetto The Wall (format espositivo site-specific che propone la sintesi e l’elaborazione visiva tipica dell’infografica sviluppato lungo una parete di 12 metri), che per il secondo appuntamento consecutivo si intitola Sustainable Thinking Evolution ed è curata da Mario Cucinella Architects e SOS – School of Sustainability.Vanno avanti fino al 12 settembre anche Duel. Davide Balliano. L’attesa, Campo Aperto. Luciano Caruso e l’installazione site specific della serie Ora et labora.” conclude il comunicato del Museo del Novecento.