Dopo il debutto all’ultimo Napoli Teatro Festival lo scorso giugno, da domani a domenica 27 ottobre apre la stagione 2019/2020 del Teatro Metastasio di Prato la prima delle 16 nuove produzioni in cartellone, “Madre Courage e suoi figli” di Bertolt Brecht, uno spettacolo diretto da Paolo Coletta, che ne cura anche la drammaturgia musicale, con Maria Paiato nei panni della vivandiera Anna Fierling.
Recuperando ed elaborando i materiali riguardanti la composita partitura del testo a partire dall’edizione del 1941, comprese le fonti che hanno ispirato i temi principali e le nove canzoni previste, la regia rielabora una nuova versione di Madre Courage dalle forti componenti musicali, dove parola, corpo e musica si fondono per ritrarre un’umanità che somiglia così tanto al nostro presente. Si tratta di uno spettacolo visionario, in cui i celebri songs di Brecht e la musica di Paul Dessau sono trasformati in una travolgente sequenza di brani dallo stile eclettico – dal suono classico contemporaneo all’elettronica – con l’intento di non tradire la forza dirompente che quelle musiche ebbero in epoca espressionista.
Il testo brechtiano racchiude diverse contraddizioni, a partire dal fatto che Madre Courage si sforza di proteggere i suoi figli dalla guerra, grazie alla quale lei stessa vive e guadagna, ma li perde inesorabilmente uno dopo l’altro. La donna e il suo carro sono emblemi di questa distorsione esclusivamente umana, dove la paura della morte si sconfigge entrando in una economia di morte. L’identità femminile del personaggio si scardina da modelli e aspettative già date, dall’obbligo di una responsabilità materna infinita ed “eterna”, aprendosi alla possibilità di una figura forse anche sgradevole, sospesa sulla soglia tra bene e male.
È un’opera definitiva sulle guerre di tutti i tempi che rimanda all’idea dell’apocalisse, con Madre Courage che incarna la figura di una sopravvissuta fra i sopravvissuti, in un tempo distopico dove l’essere umano è capace di abituarsi addirittura alla sua stessa fine, in un mondo che già non c’è più, ma dove i riti sociali (il conflitto, il potere, il commercio) rimangono e si rinnovano.
In una nota del ’49, alla vigilia della storica messinscena di Berlino, Brecht precisa i punti essenziali di questo testo: “Che in una guerra non sono i piccoli che fanno i grossi affari. Che la guerra – che non è altro che un tipo di commercio ma con altri mezzi – trasforma tutte le virtù umane in una forza di morte anche in chi le possiede. Che nessun sacrificio è troppo grande per combatterla comunque”.
Al centro di tutta l’azione, Maria Paiato e, ad affiancarla, un cast di nove attori: Mauro Marino, Giovanni Ludeno, Andrea Paolotti, Roberto Pappalardo, Anna Rita Vitolo, Tito Vittori, Mario Autore, Ludovica D’Auria, Francesco Del Gaudio.
Intorno allo spettacolo, giovedì 24 ottobre alle ore 16 nel ridotto del Metastasio è previsto il primo incontro di “Senza Rischio”, un ciclo di 4 introduzioni/approfondimenti su altrettanti lavori presenti in cartellone, condotti dal critico Gabriele Rizza e aperti al pubblico.
Inoltre, anche per questa stagione il Teatro Metastasio in collaborazione con l’Associazione Culturale Il Sicomoro onlus attiva gratuitamente il ‘Servizio Babysitting’ per 15 bambini dai 4 ai 10 durante le repliche della domenica pomeriggio di 9 spettacoli in programma. I possessori di biglietto o abbonamento per lo spettacolo avranno la possibilità affidare i propri bimbi a educatori professionisti che li faranno divertire con laboratori e attività ludiche, presso il Ridotto del Metastasio (Sala Montalvo Casini). Per tutti i bambini è prevista una merenda biologica.