“Il tempo che ci allontana dal completamento della Tav costituisce un danno per la collettività che induce una riflessione sulla necessità di rimodulare la selva di regole e vincoli che regolano la fattibilità delle opere”.
Così, in una nota, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze, tramite il presidente Giancarlo Fianchisti, dopo aver premesso che “la sentenza del Tar del Lazio, che nella sostanza contribuisce a rinviare ulteriormente la ripresa dei lavori per il sottoattraversamento Av e la stazione Foster, senza entrare nel merito del pronunciamento, è un ulteriore tassello nella complessità delle situazioni di programmazione, gestionali e giudiziarie, che allontanano sempre più la fattibilità delle opere e dei grandi progetti nel nostro Paese”.
“Le prime ipotesi per il passaggio AV da Firenze risalgono ormai ad oltre 30 anni fa – ha ricordato Fianchisti; – per il progetto in corso di esecuzione sono intervenute tutte le casistiche burocratiche amministrative e giudiziarie possibili, contribuendo a rallentare e poi fermare i lavori, far fallire imprese ed a far mancare alla Toscana ed al Paese un’opera di importanza fondamentale per la mobilità”. Inoltre, sottolinea l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze “gli investimenti sono tali solo quando vengono completati e producono gli effetti per cui sono stati decisi; fino a quel momento sono solo spese, che non contribuiscono allo sviluppo del Paese ed, in questo caso, agli attesi miglioramenti sui trasporti nazionali, toscani e fiorentini”.