Tre dipendenti del Comune di Pontedera (Pisa) sono indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato, falsità ideologica e abuso d’ufficio in merito alla realizzazione, nel 2014, della cosiddetta ‘strada di patto’, la circonvallazione della cittadina del Pisano.
Secondo l’accusa la ditta che eseguì i lavori avrebbe impiegato fino al 50% in meno dei materiali previsti, con successivi problemi di dissesto e i tre dipendenti pubblici avrebbero redatto e certificato uno stato di avanzamento dei lavori con dati falsi. Sulla vicenda in corso anche accertamenti da parte della magistratura contabile: la guardia di finanza ha eseguito, su disposizione della procura regionale della Corte dei Conti di Firenze, un sequestro di beni mobili e immobili in Toscana e in Puglia e di conti correnti per un valore complessivo di oltre un milione di euro.
Le indagini, spiega una nota delle fiamme gialle, “hanno permesso di dimostrare che la quantità di materiale utilizzato per eseguire i lavori era stato notevolmente inferiore, dal 30% al 50%, a quello previsto dal contratto d’appalto, tuttavia i dipendenti pubblici indagati, nel corso della realizzazione dei lavori, hanno redatto e certificato stati di avanzamento lavori con dati falsi”. I finanzieri per quasi due anni hanno spulciato la copiosa documentazione amministrativo-contabile relativa all’appalto pubblico ed eseguito riscontri sui lavori attraverso il controllo dei collaudi e delle perizie effettuate, accertando che, prosegue la nota della finanza, “ogni responsabile, con il proprio ruolo, ha certificato esecuzioni conformi che, invece, erano palesemente irregolari e ha effettuato il collaudo a una strada che, sin dalla sua inaugurazione, mostrava già vistose buche e cedimenti che ne hanno richiesto la chiusura poco tempo dopo”.