Consentire, nonostante le restrizioni per l’emergenza Coronavirus, a chi possiede o ha in affitto un terreno di poterlo raggiungere per svolgere coltivazione non professionale o per la cura degli animali da allevamento, allo scopo di produrre ortaggi e frutta per il proprio sostentamento. Lo prevede un regolamento del Comune di Cecina (Livorno).
L’iniziativa, spiega una nota, va a collocarsi in un progetto più ampio di sviluppo della piccola economia familiare di autoproduzione e produzione declinata in maniera solidaristica, destinata ad essere inserita in una rete di sostegno alimentare verso tutti i soggetti in stato di necessità. “Siamo in piena emergenza, e non solo sul fronte sanitario – sottolinea il sindaco Samuele Lippi -. Anche quando il problema sanitario potrà dirsi rientrato, e non possiamo dire quando questo succederà, resteranno le conseguenze pesanti sul nostro tessuto socio economico. Dobbiamo guardare avanti e in questo senso pensare ad un modo di mettere in rete risorse e competenze”.
Per Lippi “in questo momento di difficoltà economica vietare a chi ha un pezzo di terra di autoprodursi alimenti di prima necessità sarebbe un controsenso. Regolamentiamolo allora e, anzi, inseriamo queste coltivazioni in una rete che possa andare a sostenere anche le persone che ne hanno necessità”. Per usufruire del permesso è necessario presentare un’apposita domanda allegando un programma delle attività e anche l’impegno a devolvere una percentuale della propria produzione alla collettività con finalità solidaristica, o a mettere a disposizione una parte di superficie non utilizzata oppure mezzi e strumenti agricoli per un uso condiviso.