Il Governatore della toscana su FB: “evitare che la destra di Salvini utilizzi ‘il contagio’ per il suo sporco gioco politico preferito: quello di indicare l’untore nel migrante e di scatenare campagne di odio”
Contro il rischio di contagio da Coronavirus serve un “un approccio razionale e non
discriminatorio”, che tenga conto della realtà, chieda “la collaborazione delle persone” e contribuisca a tenerlo “sotto controllo”. Lo scrive su Fb il governatore toscano Enrico Rossi
che oggi cercherà gli ambasciatori di Romania e Bulgaria “per informarli e chiedere loro di collaborare alla riuscita delle iniziative” legate a quanto disposto dal ministro Roberto
Speranza. “Il ministro – afferma Rossi – ha giustamente disposto la quarantena, 15 giorni di isolamento obbligatorio, per chi proviene dalla Romania e dalla Bulgaria”, motivata “con il
fatto che in quei due paesi il livello del contagio è elevato e in crescita. Ora si tratta di applicare questa misura in modo coerente, facendo informazione agli aeroporti, nei punti di
arrivo e con iniziative mirate a favore delle comunità nazionali presenti nel nostro Paese e di chiunque per qualsiasi ragione provenga da quelle nazioni, in modo da fare poi una rigorosa sorveglianza sanitaria”. In Toscana, spiega Rossi, i romeni “sono più di 80.000”, “ben inseriti e contribuiscono alla vita della regione in molti settori”. “Per loro, oltre che agli aeroporti, si devono garantire controlli accurati anche alle stazioni dei pullman”, mezzo da loro assai usato per i viaggi in patria. I bulgari sono “poco più di tremila; ma anche per loro si devono fare iniziative simili”.
Rossi ricorda anche che “analoghe iniziative sono state prese in Toscana verso i giovani che partecipano alla movida” e verso “i vacanzieri sulla costa, ai quali viene proposto di effettuare gratuitamente il test sierologico. Evitare generalizzazioni, intervenire correttamente e al meglio possibile, laddove il problema si presenta, è il miglior approccio” per tutelare la salute di tutti e anche “per evitare che la destra di Salvini utilizzi ‘il contagio’ per il suo sporco gioco politico preferito: quello di indicare l’untore nel migrante e di scatenare campagne di odio”.