Gli inquirenti stanno lavorando sulla scomparsa di una coppia di coniugi albanesi, sparita nel nulla dal 2015 in provincia di Firenze dove era venuta a trovare i familiari, tra cui un figlio detenuto al carcere fiorentino di Sollicciano.
All’esame anche un tatuaggio rilevato sul braccio di ciò che è stato rinvenuto del cadavere dell’uomo nella prima valigia e che sembrerebbe richiamare il nome di una cittĂ albanese. La figlia della coppia, che abita a Castelfiorentino (Firenze) e che a suo tempo aveva anche contattato Chi l’ha visto per la scomparsa dei genitori, ha intanto spiegato: “Ho parlato con i carabinieri e sto aspettando le risposte da loro per andare a fare il test del Dna. Non avrei bisogno di parlare con nessun giornale finchĂ© non escono le cose vere dalle forze dell’ordine presenti-, chiediamo tranquillitĂ perchĂ© non sappiamo nemmeno noi se” i corpi ritrovati “siano loro o meno”.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Ornella Galeotti e partite il 10 dicembre scorso dopo il primo macabro ritrovamento, sono condotte dai carabinieri del nucleo
investigativo di Firenze. Nella prima valigia, secondo quanto precisato in serata, è stato rinvenuto il busto di un uomo, nella seconda il bacino e una gamba risultati
appartenere al corpo di una donna. Nella terza, scoperta ieri, c’era invece il busto e un’altra gamba di donna. Mancherebbero quindi gli arti inferiori dell’uomo. Per la loro ricerca oggi i
carabinieri hanno impiegato anche due esemplari di pastore tedesco, cani molecolari arrivati dal nucleo cinofili di Bologna dell’Arma: gli accertamenti finora non hanno dato però esito.
Per tutta la mattina i cani hanno setacciato a lungo il campo, e anche quelli adiacenti alla ricerca eventualmente di una quarta valigia, ma senza segnalare nulla. Il sopralluogo da parte dei militari è proseguito anche nel pomeriggio ma sarĂ necessario ripulire l’area dalla fitta boscaglia e vegetazione che rendono inaccessibile vari punti dell’ampia area.
Per questo i carabinieri, una ventina i militari del Sis e della compagnia Oltrarno di Firenze impegnati oggi, proseguiranno le ricerche intervenendo insieme alla ditta che si occupa della manutenzione della Fi-Pi-Li, per il taglio della vegetazione.
Intanto, secondo quanto emergerebbe da fonti investigative, i resti ritrovati sarebbero stati come ‘incartati’, con nylon, pellicola e nastro adesivo, prima di riporli in valigia forse per rallentarne la decomposizione.
I cadaveri sarebbero stati recisi con tagli netti, e messi dentro le valigie poco dopo la morte, poi, in base alla posizione dei ritrovamenti, a decine di metri l’una
dall’altra lungo la Fiirenze- Pisa- Livorno le valigie potrebbero essere state gettate da un’auto che procedeva a bassa velocitĂ lungo la superstrada.
In due delle tre valige, sarebbe presente anche una sorta di imballaggio, simile a un piumino. Tutte erano ricoperte di terra e in alcune erano anche entrate le radici, questo
farebbe ipotizzare che erano lì da tempo. Probabilmente però non da piĂą di due anni, perchĂ© il proprietario del campo avrebbe indicato che due anni fa è stata fatta una pulitura con decespugliatore dell’area. Tuttavia non si esclude che la loro morte risalga a prima.
Sulle cause del decesso l’autopsia sull’uomo, eseguita sabato scorso, lo aveva ricondotto a una coltellata alla gola. Per la donna, l’esame necroscopico eseguito oggi, ha rivelato che
sarebbe stata picchiata brutalmente. In particolare, da quanto appreso, presenterebbe piĂą colpi al volto e alla testa, la frattura dell’osso ioide e quella di piĂą costole.