Dom 22 Dic 2024
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Campionessa canottaggio Paola Piazzolla licenziata da Vvf, proteste Fp-Cgil

Vince un concorso per atleta dei Vvf nonostante sul concorso penda un ricorso della terza arrivata. Dopo 4 anni una sentenza dice che non era lei la vincitrice

Assunta al concorso del 2016 per atleti dei Vigili del Fuoco, e ora licenziata dopo che la terza arrivata al concorso ha vinto il ricorso in sede amministrativa: è quanto accaduto a Paola Piazzolla, medaglia d’oro nel 4 di coppia pesi leggeri ai Campionati mondiali di canottaggio del 2017, piĂą volte campionessa del mondo under 23 e ora in corsa per le prossime Olimpiadi del 2021 a Tokio.

Una storia che si è conclusa con il licenziamento, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che non accoglie l’istanza di sospensiva del provvedimento inoltrato all’atleta nel mese di settembre.

In questi quattro anni l’atleta Paola Piazzolla ha collezionato tre medaglie d’oro Mondiali ed una di Bronzo rimanendo in corsa per una eventuale partecipazione alle Olimpiadi di Tokio che si terranno, causa rinvio per Covid, nel 2021. Quattro anni durante i quali sull’assunzione di Paola Piazzolla era pendente un ricorso della terza classificata. Quel ricorso, dopo 4 anni, è arrivato a sentenza che ha stabilito che sono valide le ragioni della ricorrente, da qui il licenziamento della Piazzola.

Secondo la Fp-Cgil, tuttavia, “l’Amministrazione” del Corpo dei vigili del fuoco “unica responsabile di quanto accaduto, non ha difeso a dovere la propria atleta, ha pensato a difendere solo se stessa”

“Sempre l’Amministrazione – afferma il sindacato in una nota – si è intestata le sue vittorie pur sapendo che su quel concorso era pendente un ricorso della terza classificata”, ricorso poi vinto da quest’ultima: si tratta dunque di “un errore dell’Amministrazione, incapace di gestire concorsi sulla base di leggi che essa stessa promuove, che paga il soggetto piĂą debole che aveva solo il compito di pensare al raggiungimento degli obbiettivi sportivi al piĂą alto livello possibile. Un danno per l’atleta che nel frattempo non ha potuto fare altri concorsi e che da ultimo ha dovuto anche pensare a difendersi in via giudiziale dal licenziamento”.