Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCronacaTumori: Ispro, su screening Toscana ha recuperato ritardi

Tumori: Ispro, su screening Toscana ha recuperato ritardi

E’ quanto detto, secondo una nota, da Gianni Amunni, direttore dell’Ispro (l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), ascoltato dalla commissione Sanità del Consiglio regionale per fare il punto sulla situazione degli screening

La Toscana ha recuperato i ritardi sugli screening oncologici di prevenzione accumulati nei mesi di lockdown: il ritardo per le mammografie sarà completamente azzerato il 31 gennaio, quello per i test per il collo dell’utero a fine febbraio e per il test per il colon a fine marzo.

E’ quanto detto, secondo una nota, da Gianni Amunni, direttore dell’Ispro (l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), ascoltato dalla commissione Sanità del Consiglio regionale per fare il punto sulla situazione. “La nostra capacità di recupero è stata fra le migliori in Italia”, ha commentato Amunni.

Il direttore dell’Ispro ha spiegato che nel 2019 gli screening di prevenzione in Toscana avevano raggiunto “ottimi risultati, superiori alla media italiana, in termini di estensione e di adesione”, ma a causa dell’emergenza Covid gli screening di primo livello sono stati bloccati per due mesi.

“In Toscana abbiamo proseguito il lavoro con gli screening di
secondo livello, cioè gli approfondimenti per i casi sospetti – ha detto – ma è innegabile che la sospensione abbia avuto conseguenze dolorose anche qui: 197 tumori alla mammella, 248 lesioni del collo dell’utero e 77 casi di cancro al colon retto non diagnosticati nel periodo”. Dalla fine del lockdown, ha aggiunto Amunni, “abbiamo lavorato con il massimo impegno, facendo screening tutti i giorni fino alle 21, garantendo distanziamento e sicurezza, per recuperare il ritardo accumulato”.

Resta, però, il problema della minore adesione agli screening, dovuta alla paura del Covid su cui Amunni ha lanciato un appello: “Oltre alla pandemia ci sono tanti aspetti della
salute pubblica che non possono essere trascurati. Ricordatevi che la pandemia finirà, ma il cancro resterà, e purtroppo con un carico di pazienti aumentato”.