Dom 24 Nov 2024
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ToscanaCovid-19Giani, "contagi saliti, pericolo arancione è oggettivo"

Giani, “contagi saliti, pericolo arancione è oggettivo”

“Oggi mandiamo i dati a Roma, c’è questo serio elemento di crescita graduale dei contagi che potrebbe portarci in zona arancione, poi che questo avvenga domenica 14 o lunedì 15 febbraio dipende da quello che sarà il decreto del Ministro della salute”. Così il presidente della Regione Eugenio Giani intervenendo in Consiglio regionale sull’ipotesi che per la Toscana scatti la zona arancione.

“Indubbiamente il numero dei contagi è salito – ha affermato Giani – ma non è un aumento esplosivo. C’è una tendenza alla salita anche se graduale e non allarmante. I dati che noi mandiamo li misura la piattaforma informatica del ministero della Salute” ma “la tendenza è qualcosa sopra 1 come Rt. Tendenzialmente ritengo che se l’ultima volta abbiamo fiorato la zona arancione, questa volta siamo aumentati nei dati, anche se solo leggermente, e quindi il pericolo di andare in arancione è reale, oggettivo”.
Per quanto riguarda i tempi Giani ha spiegato “non dipende da noi. Non possiamo in alcun modo decidere, né governare il fenomeno. In alcuni casi le misure scattano dalla domenica, in altri casi da lunedì in base ai tempi di pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale”.
C’è grande attenzione della Regione Toscana su due zone di confine con l’Umbria per il diffondersi, anche al di qua del confine regionale, della variante particolarmente contagiosa del Coronavirus. Sono il territorio comunale di Chiusi (Siena), già diventato zona rossa dal 7 febbraio, e Sansepolcro (Arezzo) per cui è in corso una valutazione analoga.
“Vi è una situazione che ci porta a richiedere provvedimenti per le zone di confine – ha spiegato al Consiglio regionale il governatore Eugenio Giani -. La situazione dell’Umbria preoccupa non tanto per la salita dei contagi ma per le varianti accertate anche a Chiusi. Con il sindaco di Chiusi ci siamo parlati ed era favorevole a isolare il comune in una zona rossa” in cui si stanno facendo i tamponi ai cittadini.
“La situazione è abbastanza chiara su Chiusi – ha aggiunto Giani -. Sull’altra zona di confine, nella Valtiberina vi è una situazione in cui ci siamo parlati con la presidente Tesei perché su Sansepolcro gravano studenti che vengono dai comuni umbri: noi tamponiamo i ragazzi toscani, loro quelli che vengono dall’Umbria e accertiamo chi può andare a scuola e chi no”. Sull’ipotesi di istituire una zona rossa anche a Sansepolcro, ha concluso Giani, “il sindaco è ancora perplesso. La situazione è in evoluzione e cerchiamo di governarla al meglio”.

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