Un evento online organizzato dalla Regione Toscana per il giorno del ricordo delle vittime delle foibe, istituito nel 2004
La tragedia delle foibe “è una vicenda dolorosa che ancora oggi ha moltissimo da insegnarci: l’odio, la discriminazione, la vendetta, da qualunque origine nascano non sono mai giustificabili, e possono portare soltanto ingiustizie, devastazioni, sofferenze, morti innocenti”.
Lo ha affermato Alessandra Nardini, assessore alla cultura della memoria della Regione Toscana, concludendo l’evento online organizzato dalla Regione stessa per il Giorno del Ricordo.
“L’odio, la pulizia etnica, sono stati l’abominevole corollario dell’Europa tragica del Novecento, sconquassata da una lotta senza quartiere tra nazionalismi esasperati”, ha osservato Nardini, secondo cui oggi con “un ritorno troppo vigoroso di messaggi nazionalistici e divisioni che avvelenano l’Europa e l’Occidente tutto” dobbiamo avere “l’ambizione di far sì che questo secolo finalmente sia quello in cui chiudiamo definitivamente le porte ai semi delle divisioni e dell’odio”.
Per questo motivo, ha concluso l’assessore, “è importante essere qui oggi con le nostre studentesse e i nostri studenti: per far sì che possano conoscere ciò che è accaduto, perché dobbiamo sempre ricordarci che tutto ciò che nella storia è stato possibile potrebbe di nuovo ripetersi, anche in altre forme”. All’evento sono intervenuti il presidente dell’Istituto storico della Regione Toscana Giuseppe Matulli, il presidente dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea Luca Verzichelli, Luciana Rocchi sempre dell’Isgrec, Luca Bravi per l’Università di Firenze e il console italiano a Fiume Davide Bradanini.