Screening volontario per personale ateneo e studenti in presenza per la ripresa del secondo semestre dell’Università di Firenze
Uno screening con 200 tamponi al giorno, forniti dall’azienda ospedaliero-universitaria Careggi, da fare principalmente al personale dell’Ateneo di Firenze, ma anche agli studenti che frequentano i corsi in presenza. E’ il progetto a cui sta lavorando l’Università di Firenze in vista dell’avvio, il 22 febbraio, del secondo semestre.
“L’idea – ha spiegato il rettore Luigi Dei – è di avere 200 tamponi al giorno dedicati al nostro percorso di screening. Stiamo lavorando per decidere che percentuale destinare allo screening volontario del nostro personale e quale quota ritagliare per un progetto mirato sugli studenti frequentanti e soprattutto laddove ci dovessero essere contagi per fare un piccolo progetto di contact tracing”.
Il progetto sarà definito nei prossimi giorni. Sulla durata, per il rettore “sarebbe ottimo andare avanti fino a giugno”, ma questo dipende dall’andamento dell’epidemia perché se questa “dovesse peggiorare automaticamente la quota dei tamponi che Careggi può fornire diminuisce fino quasi a zero”. Sull’avvio delle lezioni del secondo semestre è stato spiegato che si useranno le stesse modalità del primo: lezioni in modalità mista, capienza delle aule ridotta con prenotazione online del posto, priorità alla presenza in aula delle matricole e controlli all’ingresso. “In questi giorni si stanno prenotando per andare in aula gli studenti di quattro scuole su dieci, che hanno fissato l’inizio del secondo semestre il 22 febbraio – ha detto Dei – poi ce ne sono altre cinque che vanno in aula il primo di marzo e alla fine agraria l’8 marzo”.