Si sta concretizzando il modello sperimentale per la lotta al caporalato e allo sfruttamento lavorativo messo in atto da Anci, ministero dell’Interno e ministero del Lavoro, in particolare per i lavori stagionali, così come proposto da Coldiretti e Agromafie.
Un’iniziativa avviata oltre un anno fa e che nei giorni scorsi ha visto al centro del tavolo di lavoro al Viminale la sperimentazione di progetti specifici per far uscire dall’illegalitĂ i migranti senza permesso utilizzati come manodopera a basso costo nei campi.
E’ in questo contesto che il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, presente come delegato Anci Immigrazione, ha chiesto ai ministri Lamorgese e Orlando di estendere questo intervento anche a Prato, dove è in atto una convenzione e una collaborazione tra Comune di Prato e Procura della Repubblica nella lotta allo sfruttamento lavorativo, in collegamento tra gli uffici del Servizio Immigrazione e tutti gli altri enti coinvolti, incluse le parti sociali.
A Prato con l’emersione di casi di sfruttamento lavorativo le vittime vengono informate sulle possibilitĂ offerte dalla legge circa i percorsi di inclusione e tutela sociale disponibili, prima fra tutte quella di essere inseriti in progetti di accoglienza di cui il Comune di Prato è titolare come il S.A.I. (Sistema di Accoglienza e Integrazione) e il progetto antitratta della Regione Toscana denominato S.A.T.I.S.
Un’occasione che mira a prevenire la ricaduta dei lavoratori in nuovi circuiti illegali. L’ingresso nei progetti offrirebbe loro infatti un percorso che prevede, oltre all’accoglienza, servizi volti all’acquisizione e al rafforzamento di competenze linguistiche e professionali per un positivo reinserimento nel mercato del lavoro.
Con una sperimentazione di livello nazionale si potrebbe fare un passo ulteriore con un coordinamento piĂą ampio con tutti gli enti e percorsi specifici per far uscire dall’illegalitĂ i lavoratori sfruttati.
“I diritti dei lavoratori e la lotta all’illegalitĂ sono un tema centrale nel lavoro del Comune di Prato e la Procura della Repubblica sta facendo un lavoro formidabile per il quale anche ieri la ministra Lamorgese ha espresso vivo apprezzamento – sottolinea il sindaco Matteo Biffoni -. Per questo mi sono sentito in dovere di suggerire l’estensione del modello sperimentale per i lavoratori agricoli anche in altri ambiti: a Prato siamo pronti per farlo”.