Sab 21 Dic 2024
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Interdetti 9 dirigenti e funzionari di Alia spa e società ambientali collegate

Interdetti dai pubblici uffici nove tra dirigenti e funzionari pubblici della società di igiene ambientale della Toscana, Alia spa e di società ad essa collegate.

I provvedimenti, da 3 a 12 mesi, sono stati disposti dal gip su richiesta della procura di Firenze, nell’ambito di un’inchiesta su presunti reati ambientali, relativa in particolare alla gestione di rifiuti speciali non pericolosi. Sottoposte a sequestro preventivo alcune aree dell’impianto polo tecnologico di San Donnino (Firenze), gestito da Alia.

L’operazione scaturisce da un’indagine avviata nel 2016 che avrebbe consentito di rilevare una serie di illeciti ambientali posti in essere dalla società di gestione, “con grave nocumento per salute pubblica e ambiente”.
In particolare, dalle indagini compiute, risulterebbe che la società a maggioranza di capitale pubblico avrebbe:
• gestito illegalmente ingenti quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da ammendante comportato misto, prodotto presso l’impianto TMB, disperdendolo nell’ambiente con modalità non conformi a quelle previste dall’autorizzazione;
• smaltito illecitamente varie tipologie di rifiuti speciali non pericolosi presso la discarica di Case Passerini;
• scaricato sistematicamente sul suolo rilevanti quantità di percolato, prodotto presso l’ex discarica di Bosco ai Ronchi, all’interno di alcuni laghetti non impermeabilizzati;
• conferito presso vari impianti di ingenti quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi prodotti presso l’impianto di Faltona, utilizzando codici di classificazione (CER) non corretti al solo fine di conseguire un ingiusto profitto indiretto rappresentato dal risparmio sui costi di gestione che altrimenti dovevano essere affrontati

L’attività rappresenta il prosieguo dell’operazione condotta dagli stessi reparti nel dicembre 2017, con il sequestro di un impianto di trattamento rifiuti e 570 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi.
Contestualmente, sono state notificate informazioni di garanzia nei confronti di 33 indagati fra dirigenti e responsabili della società di gestione di servizi ambientali per i reati continuati, in concorso, di traffico illecito di rifiuti, frode nell’esercizio del commercio e getto pericoloso di cose.

Le indagini che hanno portato all’interdizione di nove tra dirigenti e funzionari di Alia spa e di società ad essa collegate sono il prosieguo di quelle che nel dicembre del 2017 hanno portato al sequestro di un impianto di trattamento rifiuti e di 570 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi. All’epoca furono notificate 33 informazioni di garanzia per 33 fra dirigenti e responsabili della società di gestione di servizi ambientali indagati, a vario titolo, per traffico illecito di rifiuti, frode nell’esercizio del commercio e getto pericoloso di cose.

Questi i destinatari delle interdizioni dai pubblici uffici emesse dal gip: Alessia Scappini in qualità direttore generale di Alia spa, interdetta per 9 mesi; Franco Cristo, dirigente gestione impianti di Alia (9 mesi); Antonio Menalaou, responsabile dell’impianto Tmb (3 mesi); Marino Poggi, presidente cda e rappresentante legale di Torricelli srl e Certaldo energia srl, società facenti parte dell’Ati gestore di fatto dell’impianto di recupero del biogas presente presso il sito Case Passerini (3 mesi); Alessandro Grigioni, responsabile del polo San Donnino dell’impresa Alia spa (6 mesi); Francesco Tiezzi (3 mesi); Alfredo Noce, rappresentante legale della società di raccolta rifiuti Eurocorporation srl di Scandicci (12 mesi), la moglie di quest’ultimo Carmen Vaccai e le sorella Giovanna Noce, sue strette collaboratrici e colpite entrambe da interdizione per 6 mesi.