Vaccini, Nardella: “A mio avviso bisognerà cominciare a individuare delle misure per cui solo chi avrà il certificato vaccinale potrà accedere ad una serie di strutture, penso a teatri, cinema, palestre”.
“La libertà individuale di non vaccinarsi – ha spiegato – non può gravare sull’interesse collettivo che è quello della salute pubblica, questo è un principio che non possiamo assolutamente trascurare”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a ‘Omnibus’ su La7 facendo riferimento ad un recente studio della fondazione Italia in salute che stabilisce “tra il 10 e il 15% il numero di italiani che pensa di non vaccinarsi”.
“Se il Ministero della Salute ha disposto che il secondo vaccino, per chi ha fatto Astrazeneca nella prima dose, sia diverso e dunque Pfizer o Moderna, allora questa regola deve essere applicata in tutto il territorio nazionale. Non è possibile lasciare la libera interpretazione. Tutte le regioni devono allinearsi a queste indicazioni”. Ha aggiunto Nardella.
“A mio avviso – ha aggiunto – in questo senso sarebbe importante che il presidente Draghi, con la sua autorevolezza, la sua capacità parli al Paese su un tema che sta diventando cruciale e molto pericoloso usando parole semplici, chiare e univoche”. “E’ vero – ha concluso Nardella – che la politica cambia decisione, ma spesso anche le autorità sanitarie hanno cambiato posizioni. Sulla modalità di utilizzazione di Astrazeneca da gennaio quattro volte è cambiata l’indicazione sull’età delle persone a cui somministrare questo tipo di vaccino. Ora siamo in un passaggio molto delicato, occorre che la comunità scientifica si fermi a individuare una sola indicazione sulle vaccinazioni, le regioni devono allinearsi alle decisioni delle autorità centrale del Ministero della Salute e noi politici dobbiamo fare un grande sforzo di rassicurazione”.