Tra i denunciati anche il dj e i promotori francesi del raduno. Gli inquirenti stanno cercando di capire se alla testa dell’evento ci siano gli stessi che hanno organizzato in rave nel viterbese terminato oggi.
E’ presto per dire se i promotori del raduno al confine tra Lazio e Toscana siano gli stessi di quello del precedente rave nel Pisano, ma gli accertamenti sono in corso e nei prossimi giorni, secondo quanto si apprende, gli inquirenti potrebbero incrociare i nomi delle persone identificate nei due rave.
Per ora sono circa 1.000 denunciati, tra cui il dj e i promotori francesi del raduno, è il primo parziale bilancio delle indagini svolte dalla polizia di Pisa per un rave party abusivo che si svolse a inizio di luglio sulle colline pisane, a Tavolaia di Santa Maria a Monte (Pisa), al quale parteciparono migliaia di giovani giunti da ogni parte d’Italia e dall’estero, in particolare dalla Francia e dal Nord Europa.
E’ quanto emerge adesso anche alla luce del rave nel Viterbese, evento realizzato con modalità analoghe. E Inoltre, sempre secondo quanto appreso, nelle scorse settimane anche in Toscana era giunta una segnalazione che indicava la possibilità di un nuovo rave nell’Italia centrale a ridosso di Ferragosto in un’area in cui sarebbe stato presente un laghetto, esattamente come è avvenuto a Valentano (Viterbo), tra Lazio e Toscana. Il tam tam utilizzato per intercettare i partecipanti è sempre lo stesso: comunicazioni via social, soprattutto nelle chat di whatsapp che sono più difficili da monitorare.
Ora, per l’evento del Pisano, la polizia è arrivata a confezionare 1.000 denunce. Per i promotori il reato contestato, oltre all’invasione abusiva di terreni ed edifici (che riguarda tutti i partecipanti identificati), è anche quello di organizzazione di manifestazione non autorizzata. La polizia sequestrò camion, con targa francese, e le grandi casse acustiche che diffusero per giorni la musica techno. I partecipanti italiani del rave nel Pisano saranno anche destinatari del foglio di via emesso dal questore per una durata da uno a tre anni.