Lun 23 Dic 2024
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Prato, sgomberato presidio operai Texprint, in piazza Comune

Lo rende noto il sindacato Sì Cobas. In piazza del Comune da due giorni otto operai della stamperia tessile Texprint, insieme a due sindacalisti del Si Cobas, erano in sciopero della fame

Sgomberato questa mattina il presidio organizzato da due giorni in piazza del Comune a Prato dove otto operai della stamperia tessile pratese Texprint, insieme a due sindacalisti del Si Cobas, erano in sciopero della fame per protestare “contro l’immobilismo delle istituzioni” dopo che un gruppo di lavoratori dell’azienda sciopera “da 230 giorni per chiedere l’applicazione del contratto nazionale e di poter lavorare otto ore per cinque giorni invece che 12 per sette”.  “È arrivata la risposta delle istituzioni di Prato a 48 ore di sciopero della fame contro lo sfruttamento”, sottolinea il sindacato in una nota, e “per puntare il dito contro l’immobilismo delle istituzioni, dopo sette mesi di sciopero in cui ancora non si conoscono i risultati del verbale dell’Ispettorato del lavoro, e richiedere la convocazione di un tavolo interistituzionale”. Il Sì Cobas spiega che sotto la questura “si sta formando un presidio solidale che in molti operai stanno raggiungendo. Fanno tanta paura questi operai che parlano e raccontano la realtà della schiavitù del distretto tessile. Così paura da doverli sgomberare come ladri durante la notte”. (

“Questa mattina le chat sono in ebollizione. Alle 6.30 infatti, come dei ladri, i questurini di Prato hanno sgomberato il presidio dei lavoratori #Texprint in Piazza del Comune. Da tre giorni i lavoratori Texprint e i sindacalisti del SI Cobas Prato e Firenze sono in sciopero della fame per denunciare il silenzio delle istituzioni locali di fronte ad un’azienda con comprovati legami con la ‘ndrangheta che sfrutta i lavoratori 12 ore al giorno per 7 giorni” questo il comunicato di Potere al Popolo sulla vicenda.

“Il Comune di Prato infatti, sindaco Biffoni in testa, non ha mai preso posizione e anzi nega lo sfruttamento dei lavoratori endémico su cui si fonda il distretto pretese. L’ ispettorato del lavoro non ha prodotto alcuna denuncia dopo l’ispezione a Texprint: ispettori e giudici sono solerti solo quando si tratta di denunciare i lavoratori, ma latitano quando si deve toccare l’azienda. La prefettura non applica la legge che prevede il conferimento del permesso di soggiorno per sfruttamento” continua il comunicato di PAP.

“Di fronte a questa COMPLICITA’ istituzionale con l’azienda, i lavoratori hanno opposto uno sciopero della fame e un presidio pacifico. La risposta sono stati MANGANELLI e una decina di fermi violenti.L’invito è a raggiungere operai e solidali in presidio sotto la questura di Prato, ora” conclude il comunicato.