Firenze, “Victor, André-Frank, Kalidou: a nome di #Firenze vi chiedo scusa. Chi ieri ha offeso i calciatori del Napoli allo stadio non rappresenta la città e non rappresenta la Fiorentina che ha subito preso le distanze. Negli stadi non c’è posto per l’ignoranza e la stupidità”. Lo ha scritto su Twitter il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Il razzismo non vive a Firenze”, ha scritto ancora il primo cittadino.
Sullo spiacevole episodio di razzismo allo stadio Franchi di Firenze, dopo Fiorentina-Napoli, è tornato anche Kalidou Koulibaly: “Scimmia di merda. Mi hanno chiamato così – ha scritto il difensore del Napoli su Instagram – Questi soggetti non c’entrano con lo sport. Vanno identificati e tenuti fuori dagli stadi: per sempre”.
“Gli insulti razzisti rivolti ad alcuni calciatori in occasione della partita Juve-Milan le scorse settimane e ieri al termine di Fiorentina-Napoli sono comportamenti da ritenersi gravi e inaccettabili. Questi soggetti non sono tifosi, non sono veri appassionati di calcio e vanno individuati ed espulsi per sempre dai nostri stadi – ha dichiarato poi all’ANSA Umberto Calcagno, presidente dell’Assocalciatori, invitando tutti a – non sottovalutare” il razzismo e sollecitando l’intervento delle istituzioni sportive e politiche. “Insieme a tutti i calciatori e le calciatrici associati siamo pronti a fare la nostra parte per dire basta al razzismo”.
“Il calcio segue i valori dell’uguaglianza e del rispetto reciproco, valori che poco hanno a che fare con questo tipo di atteggiamenti – aggiunge Calcagno – Purtroppo non è la prima volta che succede nei nostri stadi e probabilmente non sarà l’ultima, ma noi abbiamo il compito di non sottovalutare questi comportamenti e continuare a contrastarli con tutta la nostra forza”.
“Ci vuole un impegno comune delle istituzioni sportive e di quelle politiche per reprimere – conclude il presidente dell’Aic – ma anche per educare con progetti che partano dalle scuole. Insieme a tutti i calciatori e le calciatrici associati e associate siamo pronti a fare la nostra parte per dire basta al razzismo”.
Accertamenti della Digos di Firenze sono in corso per identificare i responsabili del cori razzisti urlati contro il difensore del Napoli Koulibaly. Al vaglio degli investigatori ci sono le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza dello stadio. In base a prime verifiche, i cori sono stati intonati dalla Curva Fiesole, quando era già in corso l’uscita degli spettatori. Secondo quanto appreso, per identificare i responsabili gli agenti starebbero confrontando le immagini riprese dalle telecamere puntate sugli spalti del Franchi con quelle direzionate sui tornelli di uscita, in modo da ricostruire le fasi dell’esodo degli spettatori e individuare i responsabili. Nei prossimi giorni un’informativa con l’esito di queste prime indagini verrà inviata in procura per l’apertura di un fascicolo d’inchiesta.