Gio 26 Dic 2024
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Capienze: manca accordo su discoteche, “35% insostenibile”

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Capienze: manca accordo su discoteche, "35% insostenibile"
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Capienze: arriva in Consiglio dei ministri il provvedimento sull’allargamento delle capienze per teatri, cinema, musei, stadi e discoteche anche se su quest’ultimo punto, dopo il via libera del Comitato tecnico scientifico ad una capienza massima del 35%, non c’è ancora accordo tra le forze di maggioranza e le associazioni di categoria pronte a scendere in piazza.

I paletti posti per le discoteche sembrano avere la forma di una vera e propria barriera che di fatto impedirà la riapertura dei locali ormai chiusi da oltre 20 mesi. Nella riunione di martedì il Cts ha dato il via libera  ma con tetto del  35% di capienza al chiuso e 50% all’aperto, compreso il personale dipendente. Per gestori e associazioni di categoria, si tratta di misure improponibili. Si associa il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga: “con una capienza del 35% le discoteche
non aprono, va fatto un ragionamento approfondito per ipotizzare un ampliamento”. Categorica anche la Siae, “I costi di gestione di un locale sono troppo ingenti per poter riaprire
con gli introiti di un 35% di capienza – dice la società. “Le condizioni poste dal Cts per la riapertura delle discoteche la rendono di fatto impossibile, e suonano surreali le dichiarazioni entusiaste sul ‘primo passo’, dato che nella sostanza non c’è nessun passo”. E’ quanto afferma in un comunicato la Siae che ha lanciato una petizione sulla piattaforma www.cultura100x100.it raccogliendo finora oltre 17.000 firme e chiedendo la riapertura a capienza totale e in sicurezza dei luoghi della cultura.

Gli appelli di autori, artisti, organizzatori, lavoratori dello spettacolo e semplici cittadini restano però inascoltati; “il severo protocollo redatto per le associazioni di categoria da autorevoli scienziati non viene preso in considerazione. Non vogliamo morire sani”, taglia corto la Siae. Ma “senza possibilità di lavorare l’industria della musica live rischia seriamente di scomparire, portando con sé la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro, soprattutto per i più giovani”, conclude la Siae.

discoteche
LA PROTESTA DEI GESTORI DELLE DISCOTECHE Foto Imagoeconomica
“La capienza delle discoteche al 35% non è economicamente sostenibile. Così non si apre, conferma il presidente del Silb-Fipe dell’Emilia-Romagna, Gianni Indino. E non si capisce perché, aggiunge, “se tutti gli avventori devono essere muniti di Green pass, non si possa avere una capienza ben più alta”. Oggi a Roma il direttivo nazionale del Silb-Fipe, per valutare se ci siano “le condizioni per continuare a dialogare attraverso un tavolo di confronto, oppure se sarà necessario passare alle proteste rumorose e diffuse già annunciate”.