Capienze: arriva in Consiglio dei ministri il provvedimento sull’allargamento delle capienze per teatri, cinema, musei, stadi e discoteche anche se su quest’ultimo punto, dopo il via libera del Comitato tecnico scientifico ad una capienza massima del 35%, non c’è ancora accordo tra le forze di maggioranza e le associazioni di categoria pronte a scendere in piazza.
non aprono, va fatto un ragionamento approfondito per ipotizzare un ampliamento”. Categorica anche la Siae, “I costi di gestione di un locale sono troppo ingenti per poter riaprire
con gli introiti di un 35% di capienza – dice la società. “Le condizioni poste dal Cts per la riapertura delle discoteche la rendono di fatto impossibile, e suonano surreali le dichiarazioni entusiaste sul ‘primo passo’, dato che nella sostanza non c’è nessun passo”. E’ quanto afferma in un comunicato la Siae che ha lanciato una petizione sulla piattaforma www.cultura100x100.it raccogliendo finora oltre 17.000 firme e chiedendo la riapertura a capienza totale e in sicurezza dei luoghi della cultura.
Gli appelli di autori, artisti, organizzatori, lavoratori dello spettacolo e semplici cittadini restano però inascoltati; “il severo protocollo redatto per le associazioni di categoria da autorevoli scienziati non viene preso in considerazione. Non vogliamo morire sani”, taglia corto la Siae. Ma “senza possibilità di lavorare l’industria della musica live rischia seriamente di scomparire, portando con sé la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro, soprattutto per i più giovani”, conclude la Siae.