Dom 22 Dic 2024
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ToscanaCronacaLunigiana: prende 750 euro mese ma è a domiciliari, denunciato

Lunigiana: prende 750 euro mese ma è a domiciliari, denunciato

In Lunigiana i carabinieri hanno denunciato per indebita percezione del reddito di cittadinanza un uomo di 52 anni domiciliato a Mulazzo (Massa Carrara) che avrebbe percepito 7.500 euro dall’Inps in poco meno di un anno pur essendo cessato il suo diritto.

In realtà, i carabinieri hanno accertato che inizialmente aveva i requisiti per percepire 750 euro mensili ma poi sono scattati per lui gli arresti domiciliari per vecchi precedenti penali e avrebbe dovuto comunicare all’Inps la sua nuova condizione, tale da impedire la riscossione del sussidio. Invece il 52enne non l’ha fatto sapere all’Inps e i carabinieri ricordano che la nuova e recente formulazione della norma per la concessione del reddito di cittadinanza prevede che con l’applicazione di una misura cautelare non si ha diritto al sussidio.

Ora il 52enne deve rendere la somma ed è stato denunciato del reato di omessa comunicazione della variazione dei requisiti per la corresponsione del reddito di cittadinanza.
Il 52enne, originario del Comasco, era domiciliato a Mulazzo per partecipare ad un percorso di reinserimento sociale e nell’agosto del 2020 aveva presentato istanza per l’assegno.
Avendone in quel momento i requisiti, era riuscito ad ottenere la somma di 750 euro mensili. Nello stesso mese però, a causa di vecchi precedenti penali che lo seguivano da molto tempo, gli è stato notificata una misura agli arresti domiciliari.

Intanto sulle correzioni del Rdc, “dovevano essere più incisive” a cominciare dal meccanismo della doppia offerta di lavoro rifiutata che farebbe scattare la sospensione del beneficio. A richiedere un intervento più robusto sul fronte del Reddito di cittadinanza , dal palco di Atreju 2021, è stato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. “Molti dei beneficiari dell’Rdc evitano di aprire le e-mail inviate per l’offerta di un posto di lavoro per non fare scattare il rifiuto e dunque la sospensione: quindi occorre trovare altri sistemi di notifica dell’offerta di lavoro. Resta da capire inoltre il perché serva aspettare il no ad una seconda offerta per iniziare il decalage del reddito di cittadinanza”, ha spiegato.