Covid: servizi essenziali messi a dura prova in Toscana dall’aumento dei contagi e dalle quarantene che colpiscono i lavoratori. Oltre al trasporto su gomma si registrano sofferenze anche per il trasporto ferroviario, i servizi alla persona e l’ambito museale e turistico ricettivo.
Tra positivi e isolamenti comincia a essere colpito il lavoro in Toscana. Gli ospedali sono sotto pressione per carenze di personale date le quarantene dei sanitari contagiati. Il trasporto pubblico su gomma col gestore unico At è preoccupato per il mantenimento degli standard al rientro a scuola. Cancellati numerosi treni con riorganizzazione veloce e rimodulazione dell’offerta dei regionali. I nuovi criteri sono frutto di approfondimenti emersi in seguito alla riunione che si è svolta ieri fra la Regione e Trenitalia. Fino a domenica 9 gennaio 95 delle circa 770 corse ferroviarie giornaliere saranno dunque sostituite da autobus o con altri treni regionali a partenza ravvicinata.
Le corse interessate sono state individuate da Regione Toscana e Trenitalia fra quelle a minore frequentazione e fuori dalle fasce pendolari, con percorsi su strada meno penalizzanti e con una distribuzione il più possibile equa sull’intero territorio regionale.
Il Comune di Firenze è tornato a un massiccio uso dello smart working ed evitare di bloccare l’amministrazione. Il sindaco Nardella ha inoltre deciso di prolungare fino al 9 gennaio la decisione di annullare tutti gli eventi di festa – al chiuso e all’aperto – organizzati dal Comune e dai Quartieri. Nei giorni scorsi l’amministrazione aveva già annullato gli eventi del Capodanno. Anche altri Comuni adottano provvedimenti di difesa. Siena ha annullato il Capodanno in piazza del Campo, Capalbio (Grosseto) i fuochi pirotecnici, a Prato il sindaco Matteo Biffoni è in quarantena mentre due assessori sono positivi. La Regione protegge di nuovo le Rsa: dal 30 dicembre nuovi criteri di ingresso e uscita.
Musei aperti ieri a Firenze, quelli comunali, gli Uffizi ed anche il complesso monumentale del Duomo che lunedì era rimasto chiuso a causa “dell’estrema riduzione del personale connessa all’attuale situazione pandemica”. Resta sempre aperta al culto Santa Maria del Fiore, ma le visite d’arte sono mantenute solo se presente il numero minimo di addetti.