L’aumento dei costi dell’energia sta travolgendo l’agricoltura toscana con rincari dei prezzi anche a tripla cifra. PiĂą che raddoppiati i concimi, piĂą 50% per le spese colturali. Questo è quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Toscana secondo cui il caro bollette colpisce sia le attivitĂ agricole ma anche la trasformazione, la distribuzione ed i trasporti.
“L’aumento dei costi di produzione è tutto sulle spalle delle imprese agricole e sui cittadini – spiega Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana -. L’effetto è duplice, ma è sempre negativo: esplodono i costi delle imprese e si riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie. In queste settimane abbiamo tutti visto i prezzi al consumo lievitare, ma questi incrementi non sono certo imputabili alle imprese agricole”.
Secondo le stime di Coldiretti Toscana per le operazioni colturali gli agricoltori sono stati costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le attivitĂ che comprendono l’estirpatura, la rullatura, la semina e la concimazione. Inoltre, aggiunge Coldiretti, l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%), il fosfato biammonico Dap raddoppiato (+100%) da 350 a 700 euro a tonnellata, mentre prodotti di estrazione come il perfosfato minerale registrano +65%.
Non si sottraggono ai rincari anche i fertilizzanti a base di azoto, fosforo e potassio che subiscono anch’essi una forte impennata (+60%). L’aumento dei costi riguarda anche l’alimentazione del bestiame, il riscaldamento delle serre per fiori e ortaggi, ma ad aumentare sono pure i costi per l’essiccazione dei foraggi, delle macchine agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando anche ritardi nelle consegne.