Il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, mentre si trova a Roma per l’elezione del tredicesimo Presidente della Repubblica, ha rilasciato una dichiarazione in merito al ‘Giorno della Memoria’, oggi 27 gennaio. Inoltre è stata ufficializzata la sua presenza questa sera a Venturina alla fiaccolata per l’aggressione al ragazzo 12enne.
Queste le parole di Eugenio Giani che ha salutato con un video messaggio le studentesse e gli studenti delle superiori toscane collegati in streaming al meeting del Giorno della Memoria che la Regione Toscana ha organizzato al Cinema della Compagnia di Firenze. Al centro del messaggio c’é l’aggressione antisemita subita alcuni giorni fa da un 12enne a Venturina da parte di due coetanee.
“La Toscana non è quella dei fatti accaduti a Venturina ma è terra di civiltà e di libertà. Quell’episodio che mi ha lasciato davvero sconvolto e per cui rinnovo la mia solidarietà al ragazzino e alla sua famiglia – spiega il presidente – ci dice quanto la cultura della Memoria sia fondamentale per combattere antisemitismo e discriminazioni. La Memoria è come un vaccino che ha bisogno di frequenti richiami”.
Nel videomessaggio, Giani si sofferma sul significato che il Giorno della Memoria ha per la Regione Toscana. “Noi vogliamo che lo spirito profondo del 27 gennaio, anniversario della liberazione di Auschwitz, sia vissuto ogni giorno e soprattutto che i nostri giovani, le future generazioni, coloro che sono il presente e il futuro della nostra Italia e della nostra Toscana abbiano ben presente ciò che è accaduto e siano loro a trasmettere generazione dopo generazione quell’immunità da dittature e discriminazioni di cui vogliamo essere profondamente convinti e orgogliosi”.
Il presidente conclude rivolgendo a ragazze e ragazzi un appello: “Lo studio, il senso della memoria, la coscienza di quello che è accaduto vi porti a essere sempre consapevoli della degenerazione a cui si arrivò con ideologie totalitarie come nazismo e fascismo”. “Voi sarete per anni – esorta – gli interpreti più autentici di una Toscana che, sin dal suo simbolo, il Pegaso ereditato dal Comitato toscano di Liberazione, crede nella libertà, nella democrazia, nella giustizia sociale e condanna ogni forma di discriminazione, gli stessi valori cardine sui quali la nostra Repubblica e la nostra democrazia si fondano attraverso la Costituzione di cui vi invito a essere interpreti attivi”.