Gaube, tra i vincitori dell’edizione Rock Contest 2020, esce con il nuovo singolo “Palafitte”. Da questa settimana in onda sulle frequenze di Controradio.
“Palafitte”, il nuovo singolo di GAUBE, un progetto solista di canzoni, uno sguardo critico sulla contemporaneità per suggestioni ed immagini attraverso i testi, sostenuti da sonorità progressive rock e psichedeliche.
Il testo di “Palafitte” riflette sulle strumentalizzazioni mediatiche e politiche esercitate sui popoli di ogni luogo e tempo, per gli interessi di pochi a svantaggio della collettività
Musicalmente il brano si muove tra echi psych floydiani e tra il dream-pysch-soul del neozelandese Connan Mockasin, il tutto sapientemente ancorato ed aggiornato alla tradizione cantautorale italiana.
Secondo classificato nell’edizione 2020 del Rock Contest, dopo l’uscita di “Motore” dello scorso novembre (brano con il quale aveva partecipato all’edizione), “Palafitte” è il secondo singolo di tre brani la cui pubblicazione sarà cadenzata nel corso dei primi mesi del 2022.
I brani sono stati registrati nel mese di febbraio del 2021 presso il Sam Recording Studio di Lari (PI) proprio grazie al premio conquistato al Rock Contest.
Musicisti:
Lorenzo Cantini, voce, chitarra e synth
Davide Sorresina, batteria
Lorenzo Chiarello, basso
Emilio Valentino, chitarra
Giulio Grillo, tastiera e organo.
Gaube sta attualmente lavorando al suo primo disco.
Dicono di lui “Lorenzo Cantini, giovanissimo grossetano che ama il rock psichedelico degli anni Settanta impiastricciato coi suoni british e tanta voglia di sperimentare. La sua è una band di quelle che suonano davvero, e molto bene. Si ispira agli Area, non ha alcuna fascinazione per l’hipsteria degli anni ’10, non è interessato dal mondo pop mainstream e tra le sue influenze ci sono i Goblin e i Pink Floyd, insieme alla Banda di Lucio Corsi, suo conterraneo. Sta lavorando al suo primo disco …” (Rockit)
Gaube è un’anomalia. Lo stile tra prog e psichedelia e l’idea militante di musica sembrano venire dagli anni ’70, ma le sue canzoni parlano del presente. Come ‘Palafitte’ (Rolling Stone Italia)