Il gruppo Pd  in Consiglio regionale ha presentato 11 proposte alla fine del percorso degli Stati generali della salute. Tra gli altri punti del documento, anche l’attuazione del piano di recupero di volumi di attivitĂ arretrati a causa del Covid, il potenziamento della telemedicina e del teleconsulto
Rafforzare le attivitĂ di prevenzione e tutela della salute, anche quella mentale, potenziare la sanitĂ territoriale, e mantenere l’attuale assetto della sanitĂ ridefinendo, però, l’organizzazione della rete ospedaliera. E ancora, puntare sulla digitalizzazione, investire in ricerca e innovazione, potenziare il sistema integrato di presa in carico di disabili, poveri, anziani, fragili, oltre a uniformare il servizio di emergenza urgenza, e valorizzare il personale sanitario anche in termini economici e di progressione di carriera. Sono alcune delle 11 proposte presentate dal gruppo Pd in Consiglio regionale alla fine del percorso degli Stati generali della salute.
Tra gli altri punti del documento, anche l’attuazione del piano di recupero di volumi di attivitĂ arretrati a causa del Covid, il potenziamento della telemedicina e del teleconsulto, la partecipazione del terzo settore nella co-progettazione dei servizi. Infine, si chiede anche di rafforzare la capacitĂ di reazione del sistema sanitario toscano rispetto al protrarsi del Covid.
“A qualche anno di distanza dall’ultima riforma, vogliamo ribadire che la sanitĂ toscana deve continuare ad essere a forte trazione pubblica – ha detto il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli -. La lezione della pandemia e le indicazioni del Pnrr ci dicono che la sanitĂ territoriale è quella che maggiormente dovrĂ essere rafforzata in futuro. Al momento prevediamo una dotazione complessiva di 78 case di comunitĂ , 24 ospedali di comunitĂ , 37 centrali operative territoriali”.
“Oggi – ha detto il presidente della commissione sanitĂ , Enrico Sostegni (PD) – presentiamo il contributo di proposte del Pd. Insieme alle altre che arriveranno in commissione cercheremo di fare sintesi e di portare in aula, entro il mese di marzo durante una seduta speciale sulla sanitĂ , il testo di una risoluzione il piĂš possibile condivisa”.